È stata una mattinata movimentata dal punto di vista delle indagini per quanto riguarda l’ormai noto caso di intossicazione da botulino a Diamante, che, al momento, fa registrare un picco di dodici ricoveri e due morte sospette, per le quali saranno eseguite due autopsie martedì prossimo.

Già intorno alle 9, il titolare dell’attività di food truck, attualmente indagato dalla procura di Paola insieme ad altre due persone, è stato ascoltato nella caserma dei carabinieri di Scalea per oltre tre ore, assistito dall’avvocato Francesco Liserre, alla presenza del maggiore D’angelo e del capitano D’Amato.

Temporaneo dissequestro

Successivamente, le forze dell’ordine si sono recate in via Glauco, dove staziona il furgone posto sotto sequestro in cui sarebbe stati serviti gli alimenti contaminati. I militari hanno tolto momentaneamente i sigilli per compiere le verifiche nell’ambito delle nuove indagini disposte dal procuratore di Paola, Domenico Fiordalisi.

Da quanto si apprende, alle attività investigative hanno partecipato anche i militari Nas, i carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità, e gli ispettori inviati dall’Asp di Cosenza. I nuovi controlli potrebbero essere scaturiti dalle dichiarazioni rese dal titolare dell’attività, un giovane commerciante del posto. Dopo le attività, le forze dell’ordine hanno nuovamente apposto i sigilli.

L’avviso ai clienti

Oltre al nastro bianco e rosso e l’avviso di sequestro, sulle pareti del furgone rosso di Via Glauco campeggia anche un avviso alla clientela per una «possibile intossicazione da Clostridium botulinum». «Chiunque abbia consumato alimenti in questo locale - si legge - a partire da sabato 2 agosto 2025, e presenti uno dei seguenti sintomi, visione doppia o offuscata, difficoltà a parlare o deglutire, debolezza muscolare, secchezza delle fauci, nausea vomito o dolori addominali, paralisi progressiva, è invitato con urgenza a recarsi al Pronto Soccorso più vicino e riferire l’eventuale rischio di esposizione al botulino. Ci scusiamo per il disagio e collaboriamo con le autorità per garantire la sicurezza di tutti».