Pneumatici squarciati per don Giovanni Godino. L’episodio avvenuto nelle scorse ore a Catanzaro ha suscitato un’ondata collettiva di indignazione. A prendere la parola anche il circolo Pd Politano che, con il segretario Vitaliano Caracciolo e la vice segretaria cittadina Rita Parentela, ha espresso profondo rammarico per l’ennesimo atto vandalico verificatosi nel quartiere di Santa Maria, questa volta ai danni di don Godino.

«Si tratta di un episodio che non può essere liquidato come un semplice gesto di inciviltà. Al contrario, scrivono i dem, rappresenta una vera e propria ferita inferta al nostro tessuto sociale e alla serenità di un’intera comunità. Quando atti del genere si ripetono con frequenza, ci troviamo di fronte a un campanello d’allarme che segnala un disagio diffuso, soprattutto tra le fasce più giovani della popolazione».

Caracciolo e Parentela sottolineano con forza che tali episodi «non devono in alcun modo intaccare la fiducia verso le forze dell’ordine e le istituzioni, il cui ruolo resta imprescindibile per garantire sicurezza e legalità. Tuttavia, la sola risposta repressiva – pur necessaria – non è sufficiente. È compito della politica e delle istituzioni individuare le cause profonde di questi comportamenti e affrontarle con strumenti adeguati e lungimiranti. Molto spesso il vandalismo nasce come espressione di ribellione, di disagio giovanile o addirittura come richiesta di attenzione. Laddove mancano spazi di socializzazione, centri culturali, opportunità educative e percorsi di formazione e lavoro, i ragazzi finiscono per incanalare le proprie energie in forme distruttive, che si ripercuotono sull’intera comunità».

Per il circolo Pd “Politano”, «il vandalismo non è soltanto un reato da punire: è anche un grido di disagio che la comunità deve saper ascoltare. Comprendere non significa giustificare, ma assumersi la responsabilità di offrire risposte concrete. Contrastare con fermezza, sì, ma anche con proposte che indichino prospettive e speranze. È da qui che bisogna ripartire: dal quartiere, dalle persone, dai giovani. Solo ricucendo le relazioni sociali, rafforzando la fiducia reciproca e creando nuove opportunità si può davvero restituire serenità a Santa Maria e a tutta la città». I dem ribadiscono infine «il proprio impegno ad essere presente, a collaborare con le istituzioni e con il mondo dell’associazionismo, e a farsi promotore di iniziative che vadano nella direzione di una comunità più sicura, solidale e inclusiva».