Operazione dei Carabinieri NAS e del Comando Provinciale di Cosenza smaschera un giro di ricette false e farmaci dopanti rivenduti sul mercato nero
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Scoperta una maxi truffa ai danni del Servizio Sanitario Nazionale. Nella mattinata odierna i Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (NAS) e del Comando Provinciale di Cosenza, coordinati dalla Procura della Repubblica di Castrovillari, hanno eseguito un’ordinanza del G.I.P. che dispone gli arresti domiciliari per tre persone accusate, a vario titolo, di associazione per delinquere, falso e truffa in danno del SSN. Contestualmente, è stato disposto anche il sequestro preventivo di beni per circa 1,2 milioni di euro, somma equivalente al danno economico arrecato al Servizio Sanitario Nazionale.
L’operazione è il risultato di una complessa indagine del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Cosenza, condotta con il supporto del Comando Provinciale dei Carabinieri e della Guardia di Finanza di Castrovillari. Secondo quanto emerso nella fase delle indagini preliminari – che dovrà essere confermata in sede processuale – gli indagati, tra cui un titolare di parafarmacia e due body-builder, avrebbero messo in piedi un vero e proprio sistema criminale basato sull’utilizzo di prescrizioni mediche false o intestate a pazienti ignari o inesistenti.
Attraverso queste ricette, il gruppo riusciva a procurarsi farmaci a base di somatropina, un ormone della crescita comunemente usato come sostanza dopante nel body building, per poi rivenderli sul mercato nero. Il danno per il Servizio Sanitario Nazionale, stimato in oltre un milione di euro, ha portato alla richiesta e all’esecuzione delle misure cautelari e del sequestro patrimoniale.
Le indagini, basate su attività tradizionali e intercettazioni, hanno permesso di ricostruire nel dettaglio il meccanismo della truffa e di individuare i presunti responsabili. Il procedimento si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari, e le accuse dovranno essere sottoposte a verifica nel contraddittorio con la difesa. A margine il video diffuso dai Carabinieri.