’Ndrangheta nel Reggino

Scioglimento del Consiglio comunale di Cosoleto per infiltrazioni mafiose, arriva la proroga

Nel maggio 2022, nel piccolo centro del Reggino scattò l'inchiesta Propaggine contro la cosca Alvaro-Penna. Nel blitz era stato arrestato anche il sindaco, poi tornato in libertà dopo 15 mesi di domiciliari

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di Redazione Cronaca
26 marzo 2024
22:07
Comune di Cosoleto
Comune di Cosoleto

Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’interno Matteo Piantedosi, in considerazione degli accertati condizionamenti da parte della criminalità organizzata che compromettono il buon andamento dell’azione amministrativa, ha deliberato la proroga, per la durata di sei mesi, dello scioglimento dei consigli comunali di Cosoleto (Reggio Calabria) e Anzio (Roma) e la proroga di sei mesi dell’affidamento della gestione del Comune di Nettuno (Roma) ad una commissione straordinaria. Nella medesima giornata sono stati sciolti i Consigli comunali di Quindici e di Monteforte Irpino, provincia di Avellino.

Informativa Piantedosi

Il ministro Piantedosi ha, inoltre, svolto una informativa al Consiglio dei ministri in merito all’istituto dello scioglimento, che ha visto complessivamente, a partire dalla sua introduzione nel 1991, l’effettuazione di 463 accessi ispettivi, a cui sono seguiti 387 scioglimenti (380 comuni e 7 Asl). Dal 2014 oggi sono stati sciolti per infiltrazione mafiosa 133 Comuni, in un solo caso la magistratura ha annullato il provvedimento; sono 15 i Comuni sciolti per infiltrazioni mafiose dal Governo Meloni. Ad oggi sono 22 i Comuni gestiti da commissari straordinari per scioglimento per infiltrazioni mafiose.


Il caso Cosoleto

Nel maggio 2022, il sindaco di Cosoleto, Antonino Gioffré, era stato arrestato nell'ambito dell'inchiesta Propaggine contro la cosca Alvaro-Penna di Sinopoli. Il primo cittadino era stato accusato di scambio elettorale politico-mafioso. Secondo i pm, guidati dal procuratore Giovanni Bombardieri, gli interessi della cosca Alvaro-Penna si sarebbero estesi all'amministrazione locale. Dall'attività investigativa, infatti, era emerso un forte interesse dei sodali per la competizione elettorale del Comune di Cosoleto del 2018. L'ex primo cittadino Gioffrè, nell'agosto 2023, dopo 15 mesi di arresti domiciliari, tornò in libertà. 

 

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