La crisi delle feste nell'era del coronavirus, commercianti in ginocchio

VIDEO | Rinviati a data da destinarsi i battesimi, le comunioni, i diciottesimi compleanni. L'appello dei titolari di un negozio specializzato

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di Cristina Iannuzzi
1 maggio 2020
20:00

Le feste, i matrimoni, le nascite, i battesimi, le comunioni, i diciottesimi compleanni. Tutti annullati, qualcuno rinviato  a data da destinarsi

Sfoglia l’agenda Nazareno, titolare di un negozi che vende articoli per feste. Ci mostra le date dei party. Tutti cancellati con la penna rossa. Nel magazzino le ceste con i confetti e le bomboniere , mai consegnati. 

Ci sono i gadget per la festa del papà ma sono rimasti lì, invenduti. Nazareno e Giuseppe  riaprono la saracinesca della loro attività.  

Devono rifare le vetrine, gettare la merce andata a male, predisporre i locali per la fase tre. Riapriranno il 18 maggio, ma a chi venderanno le feste? 

«La fase tre per noi difficilmente partirà per quella data - svela Giuseppe - Ci vorranno  mesi prima che la gente torni a festeggiare. E poi con il divieto di assembramento come si farà?».

Da 15 anni nel settore, oggi si trovano a vivere una crisi senza precedenti. Una crisi che li ha travolti. Ma sono fiduciosi. «Nel 2021 ci riprenderemo alla grande - prosegue il commerciante - ma adesso il Governo e la Regione ci devono aiutare, altrimenti non ne usciremo».


Dunque non intendono mollare. Ma chiedono aiuto. Quell’aiuto che gli permetta di fare fronte alle spese.

Giornalista
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