La corsa verso l’ospedale, l’auto che va in panne e la disperazione nel non sapere cosa fare. Per fortuna però ecco arrivare due angeli in divisa che fanno sì che tutto si risolva per il meglio. È accaduto nei giorni scorsi nel Crotonese, a rendere nota la vicenda è la segreteria provinciale del Sap (Sindacato autonomo di polizia) che ha voluto esprimere «il proprio plauso e profonda gratitudine nei confronti dei colleghi della Sezione Polizia stradale di Crotone, commissario Lucia Marchegiani e assistente capo coordinatore Filippo Amicone, che si sono distinti per un intervento di straordinaria professionalità e umanità».

Durante il rientro da un ordinario servizio d’istituto, i due poliziotti hanno notato un’autovettura in panne lungo la statale 106, nei pressi del bivio di Cutro. A bordo – spiega il Sap – c’era «una coppia, in evidente stato di agitazione, che cercava di trasportare in ospedale il loro piccolo bambino privo di sensi. Con grande spirito di iniziativa e senso del dovere, appurato che il bimbo aveva subito in precedenza una caduta che gli aveva comportato quello stato di incoscienza, valutata la gravità della situazione, hanno deciso, senza esitazione, di trasportare immediatamente il piccolo a bordo del veicolo di servizio verso l’ospedale di Crotone, dove è stato affidato alle cure del personale medico e paramedico e successivamente dichiarato fuori pericolo».

Un gesto che – sottolinea il sindacato – «testimonia, ancora una volta, la dedizione, l’abnegazione e l’alto senso di umanità che contraddistinguono ogni giorno le donne e gli uomini della Polizia di Stato, spesso protagonisti di atti di grande coraggio e solidarietà che rimangono lontani dai riflettori. Il Sap desidera sottolineare come interventi di questo tipo rappresentino la vera essenza del servizio pubblico e incarnino i valori fondamentali di prossimità, professionalità e spirito di sacrificio che animano il lavoro quotidiano di tutti gli operatori di Polizia. A Lucia Marchegiani e Filippo Amicone – consludono dal Sap – va il nostro più sincero ringraziamento per aver dimostrato, ancora una volta, cosa significhi “essere poliziotti” al servizio della collettività».