L’intervista

Diamante, parla l’ausiliario del traffico minacciato con un’accetta: «Ho avuto paura, ma ora sto bene»

Ieri mattina un uomo di circa sessant'anni ha ripetutamente inveito contro Salvatore Baronelli che ha dovuto ricorrere alle cure dei sanitari. La lite è scaturita da una contravvenzione di 24 euro

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di Francesca  Lagatta
18 aprile 2024
07:10
Salvatore Baronelli
Salvatore Baronelli

«Sono stati attimi lunghissimi, ho avuto paura, certo, ma adesso sto bene. Vorrei tranquillizzare tutte le persone che in queste ore si sono preoccupate per me». Qualche ora dopo il drammatico episodio, Salvatore Baronelli è ancora provato e con la voce tremante, ma fortunatamente sano e salvo. Il giovane, ieri mattina, è scampato a un tentativo di aggressione da parte di un uomo che prima l'ha insultato e minacciato, poi stava per passare dalle parole ai fatti impugnando e brandendo un'accetta in piazza Giovanni Paolo II a Diamante, dove l'ausiliario del traffico stava prestando servizio. A scatenare le ire dell'uomo, un automobilista sulla sessantina, sarebbe stata una multa di circa 24 euro che Baronelli gli aveva inflitto qualche minuto prima per il mancato pagamento del ticket per la sosta dell'auto sulle strisce blu. «Posa il telefono che ti ammazzo», avrebbe detto più volte l'uomo, alla presenza di numerosi testimoni, mentre il pubblico ufficiale era intento a chiamare i carabinieri con il suo cellulare.

La lite

La lite si è consumata dapprima nei pressi del lungomare cittadino, dov'è rimasta a lungo parcheggiata l'auto sprovvista di biglietto, poi si è spostata a qualche centinaia di metri, in piazza Giovanni Paolo II. Una volta sceso dalla sua jeep, l'automobilista multato ha continuato ad inveire contro l'ausiliario del traffico, mostrando in modo provocatorio la ricevuta del pagamento dell'ammenda. Dopo una serie di offese e insulti, Baronelli ha quindi deciso di chiamare i carabinieri. Per nulla intimorito, il sessantenne ha impugnato un'accetta, custodita nel bagagliaio dell'auto, e si è diretto minacciosamente verso il pubblico ufficiale, il quale ha cominciato a correre affannosamente guadagnando l'ingresso della piazza, tra le urla di terrore dei presenti. Solo a questo punto l'uomo armato di accetta è risalito in auto e si è allontanato, dileguandosi.


La paura e lo shock

Durante la corsa disperata, durata poche decine di metri, Baronelli è caduto rovinosamente sull'asfalto ferendosi a un ginocchio e a un braccio. Soccorso immediatamente per le contusioni, è poi svenuto per lo shock. In un secondo momento, amici e conoscenti, tra cui il vicesindaco della città, Pino Pascale, lo hanno accompagnato nella struttura sanitaria più vicina per affidarlo alle cure dei medici. Le indagini cliniche, fortunatamente, non hanno rilevato nulla di preoccupante e il paziente è stato dimesso già in serata, con una prognosi di sette giorni. «Stavo solo facendo il mio lavoro - ha detto in ultimo Baronelli a LaC News24 -, mai mi sarei aspettato una reazione simile. Voglio ringraziare anche tutte le persone che mi hanno aiutato in quegli interminabili secondi. Senza di loro la storia sarebbe andata in un altro modo».

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