Le cronache recenti evidenziano un allarmante aumento di fatti delittuosi legati alle truffe online, dove malviventi senza scrupoli, approfittando della buona fede degli onesti cittadini, carpiscono dati sensibili per compiere crimini informatici. Le strategie adottate da questi delinquenti per ottenere la fiducia e le informazioni personali delle vittime sono innumerevoli e sempre più sofisticate.

Questa sorte è toccata, di recente, a una distinta signora di Cassano All’Ionio, che si è ritrovata, suo malgrado, iscritta nel registro degli indagati della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Sassari (Sardegna) con l'accusa di aver commesso, in concorso con altri soggetti, il reato di truffa aggravata via internet, inducendo in errore terze persone e procurandosi ingenti profitti illeciti. La malcapitata, difesa dall’avvocato Antonio Marino, ha dovuto affrontare un incubo giudiziario a centinaia di chilometri di distanza da casa.

Grazie all'impegno del suo difensore, la cittadina di Cassano All'Ionio è riuscita a dimostrare ai Magistrati di Sassari la sua totale estraneità ai fatti. La signora non conosceva nessuno dei suoi presunti complici né delle vittime della truffa. Il punto su cui si è concentrata la difensiva è stata la dimostrazione che il conto bancario su cui confluivano i proventi illeciti, sebbene risultasse a lei intestato, non era nella realtà dei fatti a lei riferibile. La donna è risultata essere, a sua volta, vittima di un furto d’identità digitale.

Come specificato nella querela sporta contro ignoti, qualcuno aveva utilizzato fraudolentemente i suoi dati personali per attivare a suo nome una carta prepagata collegata a un codice IBAN, utilizzandola illegittimamente per truffare altre persone. Una condotta ingannevole che aveva scaricato sulla vittima ignara gravi responsabilità penali.

La notizia dell'assoluzione è stata accolta con sollievo dall'avvocato Antonio Marino: «Accogliamo con gioia il giudizio favorevole dei Magistrati anche se esso non potrà riparare il disagio, la tensione, la mortificazione, le frustrazioni che ha vissuto la mia cliente e la sua famiglia, trattandosi di persone oneste e di elevata correttezza morale»

A conclusione di questa brutta storia, per fortuna finita bene, si ripropo.ne il pericolo reale per tutti gli utenti della rete, diventa essenziale utilizzare i canali social e il web con la massima attenzione e prudenza. L'insegnamento che ne deriva è di non comunicare e non condividere mai, attraverso questi canali, dati personali o finanziari, in particolare in favore di soggetti totalmente sconosciuti, per evitare di cadere nella rete sempre più insidiosa delle truffe e del furto d'identità.