Una tragedia silenziosa e scioccante ha scosso la comunità di Pellaro, frazione di Reggio Calabria, dove la giovane Sara Genovese, 25 anni, è accusata di aver ucciso i due gemellini appena partoriti in gran segreto. I primi elementi dell’inchiesta, supportati da testimonianze, chat e accertamenti psichiatrici, tracciano un quadro chiaro e disturbante: la giovane era lucida, cosciente, presente a se stessa. Non voleva quei figli.

Il caso ha preso corpo a luglio 2024, quando Sara si è presentata d'urgenza al Grande Ospedale Metropolitano con un'emorragia e un malore. Ma quello che ha colpito il personale sanitario è stato il suo atteggiamento. Lo ha confermato anche il professor Stefano Palomba, dirigente del reparto di ostetricia e ginecologia del GOM: «La ragazza è arrivata con una forte emorragia e in evidente stato di malessere, ma ha negato in modo assoluto di essere incinta. Ha rifiutato ogni tipo di visita ginecologica, sostenendo di essere vergine. Era molto, molto lucida e molto determinata nelle sue affermazioni, tanto da spingerci a considerare ipotesi alternative, persino quella di un tumore».

A un anno dai fatti che sconvolsero Reggio e la Calabria, le indagini hanno portato all’arresto della giovane accusata di aver soffocato e nascosto due neonati appena partoriti. Ma non è la prima volta: già nel 2022 un episodio analogo sembrerebbe essere stato insabbiato.

Parole che confermano quanto emerso anche dalla perizia psichiatrica disposta dal GIP. Il perito, dott. Nicola Pangallo, ha escluso la presenza di gravi disturbi mentali: nessuna psicosi, nessuna schizofrenia, né altre patologie che potessero inficiare la capacità di intendere e volere.

Anche i medici che l’hanno seguita durante la degenza hanno ribadito la sua lucidità. Nessuno ha ritenuto necessario attivare una consulenza psichiatrica o psicologica, nonostante l’evidente trauma fisico e mentale del parto appena avvenuto.

Solo dopo il ritrovamento dei due corpicini, nascosti e ormai senza vita, e dopo l'intervento delle forze dell’ordine, la verità ha iniziato a emergere. Una verità già scritta in fiumi di chat con il fidanzato, Annunziato Nucera, unico a conoscere la gravidanza. Dalle conversazioni emerge una profonda divergenza tra i due: lui incline ad accettare la paternità, lei categorica nel non volere figli, terrorizzata dall’idea di una maternità indesiderata.

Ancora più inquietante è il riferimento a una possibile precedente gravidanza, anch’essa interrotta o conclusa in circostanze oscure nel 2022. La ricostruzione delle indagini mostra un quadro coerente: Sara Genovese ha mentito a tutti, con lucidità e determinazione, fino all’inevitabile collasso della verità.

Una tragedia che getta luce su un disagio profondo perché Sara sarebbe riuscita a nascondere ben due gravidanze a familiari e amici e sbarazzarsi dei neonati rimanendo determinata nel suo intento senza mostrare segni di pentimento.