Dieci condanne, nove assoluzioni e due patteggiamenti. È questo il bilancio del dispositivo letto dal gup di Catanzaro questa mattina e relativo al procedimento svolto con rito abbreviato, tranne i due patteggiamenti, nato dall’inchiesta Open Gates che contempla l’esistenza di un sistema criminale sorto nel carcere di Catanzaro.

Secondo l’accusa, all’interno della struttura erano sorti due gruppi criminali, uno dedito allo spaccio di stupefacenti nella casa circondariale e uno dedito allo smercio di sim card e telefonini. Il tutto avveniva, sostengono gli inquirenti, con la complicità di operatori della polizia penitenziaria e anche di parenti dei detenuti che provvedevano a fornire droga e telefonini.

Il gup ha comminato per Domenico Catalano, otto mesi (chiesti due anni e otto mesi di reclusione); Riccardo Gaglianese, 20 anni (chiesti 20 anni); Salvatore Zinno, dieci mesi (chiesti tre anni e quattro mesi); Pino Giada, quattro anni (chiesti 20 anni); ; Michael Stephen Castorina, due anni e sei mesi (chiesti sei anni e otto mesi); Francesco Viapiana, sette anni, nove mesi e 10 giorni (chiesti 10 anni); Domenico Sacco, assolto e revocata la misura in essere (chiesti 14 anni); Francesco Paolo Clemente, assolto (chiesti sei anni); Leonardo Clemente, assolto (chiesti sei anni); Rosalia Orlando, assolta (sei anni); Leopoldo D’Oriano, assolto (chiesti otto anni); Maurizio Corasaniti, otto anni, due mesi e 20 giorni (chiesti 20 anni); Giovanni Aprile, assolto (chiesti due anni e otto mesi); Davide Belville, assolto (due anni e otto mesi); Jessica Caliò, assolta (chiesti quattro anni); Sandra Santino, un anno e quattro mesi (chiesti sei anni); Francesco Soliberto, un anno e sei mesi, misura revocata (chiesti sei anni e otto mesi); Danilo Fiumara, assolto (due anni e otto mesi), Domenico Cicero, due anni e 6000 euro di multa, misura revocata (chiesti otto anni).
Oggi in aula il gup ha letto anche i nomi di due imputati che hanno patteggiato una condanna a nove mesi: Luigi De Cesare e Paolo Antonio Monorchio.