’Ndrangheta

Erano vicini alle cosche di Cutro e Roccabernarda, confiscati beni per 500mila euro a tre imprenditori di Cosenza e Torino

Nel mirino finiscono beni accumulati nel Lazio e in Calabria: ci sono anche 5 società e 2 imprese individuali

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di Redazione Cronaca
29 aprile 2024
13:03

La Direzione investigativa antimafia ha eseguito una sentenza della Corte d’Appello di Catanzaro, seconda sezione penale, divenuta irrevocabile nello scorso febbraio, con la quale sono stati condannate, in via definitiva, 8 persone rimaste coinvolti nell’operazione denominata "Profilo basso", giudicati con rito abbreviato.

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La sentenza del 12 settembre 2023 ha infatti confermato la confisca già determinata dal gip del Tribunale ordinario di Catanzaro il 28 ottobre 2021 consistente in una serie composita di fonti di reddito riconducibili a 3 imprenditori di Cosenza e di Torino ritenuti operanti sotto l’influenza delle locali di ‘ndrangheta di San Leonardo di Cutro e Roccabernarda, nei territori di Roma, Velletri, Sellia Marina, Simeri Crichi, Montalto Uffugo e Roccabernarda.


Con l’irrevocabilità della sentenza, risulta definitivamente confiscato l’intero compendio aziendale di 5 società e 2 imprese individuali attive nei settori del commercio, nonché rapporti bancari e disponibilità finanziarie, per un valore complessivo stimato in circa 500mila euro.

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