Farmabusiness, le mani dei Grande Aracri su vendita all’estero di farmaci oncologici

Il sistema è emerso nel 2014 in un summit nella casa del boss di Cutro: «Noi acquistiamo dalle farmacie e li rivendiamo all'estero o ad altre parti». 

 

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di Redazione
19 novembre 2020
13:13

C'era la distribuzione dei farmaci in provincia di Catanzaro nel "core business" delle società del clan Grande Aracri di Cutro, in provincia di Crotone, che hanno inguaiato il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Domenico Tallini finito agli arresti domiciliari con l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, ma anche l'acquisto di prodotti dalle farmacie a prezzi di mercato da rivendere all'estero a prezzi maggiorati.

 


Mentre la sanità calabrese è nella bufera, dalle carte dell'inchiesta "Farmabusiness" dei carabinieri emerge una truffa al Servizio sanitario nazionale. Gli inquirenti parlano testualmente di un'organizzazione criminale che si propone di esportare illegalmente farmaci oncologici «per rivenderli all'estero con profitti spropositati».

 

Il sistema è emerso dal summit tenutosi in casa del boss Nicolino Grande Aracri il 7 giugno 2014 a Cutro, nel Crotonese. «Noi acquistiamo dalle farmacie - dicono i membri dello stato maggiore del clan, intercettati dalle microspie piazzate dai carabinieri in casa del capo - aumentiamo il fatturato anche dalle farmacie e noi li rivendiamo all'estero o ad altre parti». 

 

 

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