Il Tar della Calabria e il Tribunale di Cosenza hanno rinvenuto "gravi irregolarità" nel concorso docenti per la classe di concorso A022 (Italiano, Storia e Geografia per le scuole secondarie di primo grado). I ricorsi hanno evidenziato "illegittimità dell'Ufficio scolastico regionale per la Calabria emersa grazie alla tenacia di un aspirante docente cosentino" difeso dall'avvocato Giuseppe Carratelli.

Il ricorso presentato ha reso possibile "far emergere violazioni procedurali e criticità nel sistema di valutazione dei candidati", culminate in due importanti pronunce giudiziarie, emesse rispettivamente dal Tribunale amministrativo regionale per la Calabria e dal Tribunale di Cosenza, sezione lavoro.

Dalle sentenze emerge che l'Ufficio scolastico regionale per la Calabria "ha violato le quote di riserva: superando illegittimamente la percentuale del 50% dei posti riservati a determinate categorie, come previsto dalla normativa vigente, alterando di fatto la regolarità della graduatoria"; "ha omesso di valutare titoli legittimi: a causa di un errore tecnico della piattaforma ministeriale, non è stato possibile per il candidato inserire contratti a termine svolti, che avrebbero dovuto attribuirgli ulteriori due punti nel punteggio finale".

Il Giudice del lavoro di Cosenza ha riconosciuto il suo diritto a vedersi assegnati tali punti, condannando l'amministrazione a rettificare la graduatoria. Secondo la difesa, "solo grazie alla tenacia e alla perseveranza dell'aspirante docente, che ha intrapreso un lungo percorso giudiziario sia davanti al Giudice del lavoro che al Tribunale amministrativo regionale, è stato possibile accertare queste gravi irregolarità. Le sentenze, oltre a riconoscere le ragioni del ricorrente, rappresentano un precedente importante per la tutela dei diritti dei partecipanti ai concorsi pubblici e richiamano l'Amministrazione al rigoroso rispetto delle regole e dei principi di trasparenza e correttezza".