Magistratura

Il Csm non conferma nelle funzioni direttive Eugenio Facciolla: la replica dell’avvocato

Il legale Ivano Iai interviene dopo la "bocciatura" e punta il dito contro il Plenum: «Perché per lui non vale la presunzione di innocenza?»

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di Antonio Alizzi
7 febbraio 2024
22:15
Eugenio Facciolla
Eugenio Facciolla

Come anticipato dal nostro network, il Plenum del Csm ha deciso di non confermare le funzioni direttive al magistrato di Cosenza Eugenio Facciola, già procuratore di Castrovillari. Una decisione che pregiudica il suo futuro professionale relativamente a nuovi possibili incarichi. Così, a distanza di poche ore dalla scelta di Palazzo Bachelet, ecco che arriva il duro commento di disapprovazione dell’avvocato Ivano Iai, difensore di Facciolla, nel processo disciplinare che si concluderà nel prossimo mese di marzo.

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«La mancata conferma del Dott. Facciolla nelle funzioni direttive è atto di inusitato pregiudizio verso una persona onesta, un magistrato equilibrato e corretto, un professionista acuto e laborioso come pochi. La deliberazione consiliare ha inteso affidarsi a un'ipotesi di accusa e non all'accertamento quale esito dei processi penale e disciplinare in corso, in contrasto con la parità delle parti e con il principio costituzionale di presunzione di innocenza. Si valuteranno, anche in presenza delle numerose astensioni, i presupposti di eventuali incompatibilità nel procedimento disciplinare» dichiara l’avvocato Iai.


«Nel merito, tuttavia, la decisione adottata non sorprende, giacché il Consiglio Superiore della Magistratura, che dovrebbe essere tempio delle garanzie e dei diritti, ci ha abituato, nel tempo, a singolari letture delle pratiche amministrative e disciplinari ché non hanno tenuto conto degli esiti assolutorio o di archiviazione. Nel registro comunicativo tra magistrati si è addirittura fatto spazio un tertium genus non ufficiale dei provvedimenti proscioglitivi denominati "vestiti" o "militari", le cui motivazioni appaiono spesso più pesanti di quelle contenute in provvedimenti di condanna. Nonostante la sofferenza per le motivazioni della deliberazione dell'Assemblea plenaria, il dott. Facciolla conserva inalterata, e anzi rafforza, la fedeltà ai valori più alti della Costituzione e delle leggi ai quali soltanto continuerà a guardare per servire lo Stato e la Giustizia, come ha sempre fatto e qualunque sarà la funzione assegnatagli» conclude l’avvocato Ivano Iai.

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