Il Tribunale del Riesame di Catanzaro ha annullato l'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip nei confronti delle due donne
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Il Tribunale del Riesame di Catanzaro ha annullato l'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip distrettuale di Catanzaro in relazione alle posizioni di Giuseppina Costa, difesa dall'avvocato Sandro D'Agostino, e Tomasina Certo, difesa dall'avvocato Giovanni Vecchio. Entrambe sono coinvolte nell’inchiesta Call me.
Costa era stata tratta in arresto perché ritenuta partecipe del clan La Rosa: quale compagna di Francesco La Rosa avrebbe portato all'esterno del carcere messaggi diretti a mantenere la posizione di vertice del proprio compagno. Il gip aveva ritenuto la gravità indiziaria anche per il reato di estorsione aggravata e di concorso nell'utilizzo di smartphone all'interno delle case circondariali in cui La Rosa era detenuto.
Non dissimili le accuse formulate nei confronti di Certo, coniuge di Antonio La Rosa, colpita dalla misura per il reato di estorsione aggravata e illecito utilizzo di strumenti di comunicazione in carcere.
Il Tribunale del Riesame ha ordinato la immediata remissione in libertà per le due donne.