Danno erariale

L’ex presidente della Regione Mario Oliverio condannato dalla Corte dei conti per la trasferta a Spoleto

I giudici contabili gli contestano la partecipazione al Festival dei Due mondi nel 2018 e chiedono un risarcimento di 95mila euro. L'ex governatore era stato assolto invece di recente nel procedimento penale che lo vedeva imputato con l’accusa di peculato per la stessa vicenda (ASCOLTA L'AUDIO)

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di Luana  Costa
4 gennaio 2023
08:56

L’ex presidente della Regione, Mario Oliverio, è stato condannato al risarcimento del danno nell’ambito del giudizio contabile promosso dalla Procura della Corte dei Conti. L’accusa è quella di danno erariale per la sua partecipazione al Festival dei Due Mondi di Spoleto avvenuta nel luglio del 2018. Dopo essere stato assolto nel parallelo procedimento penale che lo aveva visto per lungo tempo indagato per il reato di peculato, l’ex governatore subisce una condanna al risarcimento del danno quantificato in 95mila euro che dovrà restituire in solido alla Regione Calabria assieme a Mario Luchetti, presidente della società Hdrà, e all’ex dirigente del dipartimento Turismo, Sonia Tallarico.

La vicenda è nota e riguarda, appunto, la partecipazione dell’ex presidente della Regione al talk con il giornalista Paolo Mieli inserito nella manifestazione culturale “Il Festival dei due mondi” tenuto dal 29 giugno al 15 luglio del 2018 a Spoleto. La Cittadella per poter partecipare a quella kermesse aveva sborsato quasi 100mila euro, attinti dai fondi pubblici del Piano di Azione e Coesione (Pac 2014/2020) destinati alla promozione turistica della Calabria e poi utilizzati per finanziare il format "Hdrà Talk – I dialoghi di Paolo Mieli".


«Deve ritenersi che tale danno sia legato da nesso di causalità adeguata alla condotta antigiuridica (in violazione dei doveri di servizio) e dolosa tanto della società Hdrà e del suo amministratore, quanto del presidente Oliverio e della dirigente Tallarico», si legge nella sentenza di condanna.

«Invero, non vi può essere dubbio, proprio per la palmare evidenza dell’incongruenza del progetto esecutivo presentato dalla società rispetto alla finalità promozionale della Regione, che di tale non attinenza ed incongruenza (che si sarebbe poi tradotta, come in effetti si è tradotta, in una non attinenza delle risorse pubbliche), i soggetti oggi convenuti erano tutti perfettamente consapevoli.

Infatti, il progetto in sé e per sé considerato, già sulla carta, non poteva in alcun modo raggiungere lo scopo della promozione turistica in Calabria, proprio perché le attività di sponsorizzazione e di promozione pubblicitaria hanno un contenuto diverso e opposto e oggetto dell’affidamento avrebbe dovuto essere la promozione del turismo calabrese e non la sponsorizzazione regionale del format giornalistico di Mieli entro la cornice del Festival (attività in cui di fatto si concretizzava il rapporto tra le parti).

Sicché non vi sono assolutamente dubbi che sia la Hdrà ed il suo amministratore Luchetti, sia gli amministratori regionali convenuti fossero perfettamente consapevoli di chiedere e di concedere un finanziamento pubblico per finalità diverse dalla promozione turistica, onde i primi non avrebbero dovuto chiedere ed eseguire ed i secondi avrebbero dovuto rifiutare la proposta della società Hdrà (come del resto avevano fatto altri enti territoriali, visto che nel corso delle indagini lo stesso Luchetti ha chiaramente detto che la Regione Calabria era stata la sola Regione ad aderire alla richiesta di un contributo da parte della società stessa) ed evitare di finanziarla (con il piano turistico) dando pareri favorevoli e provvedendo poi alla sua esecuzione».

Giornalista
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