Reggio Calabria

L’impianto sportivo Penna in stato di abbandono: «I bambini si allenano in mezzo a erba più alta di loro»

VIDEO | Frequentato da chi fa sport e dai cittadini alla ricerca di un’area verde in cui correre e camminare il campo risente dell’assenza di manutenzione (ASCOLTA L'AUDIO)

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di Anna Foti
20 aprile 2022
06:28

«È davvero un peccato vedere, nel cuore della città, un luogo così bello e anche così trascurato. Frequentato anche da bambini e adolescenti che si allenano in mezzo ad erba a volte anche più alta di loro, questo posto avrebbe dovuto essere un'area verde molto più curata. Un impianto molto bello, dove, tuttavia, è evidente come non vi sia manutenzione».

Sono i cittadini e le cittadine, che nel circuito esterno vengono a correre e a camminare, a denunciare l’incuria in cui versa il campo sportivo Aldo Penna, noto come campo Coni, per essere stato costruito dal comitato Olimpico con i fondi di Roma '60, oltre mezzo secolo fa nel rione Modena di Reggio Calabria. L'impianto è di proprietà comunale. Nei decenni fucina di centinaia di atleti, molti dei quali hanno poi calcato piste internazionali, il campo è l’unico omologato per le gare di Atletica in Calabria e, dunque, riferimento per atleti di tutta la regione. Invece di tornare ad essere il prezioso polmone verde della città, con un progetto di restyling a cura del Comune di cui si è in attesa di capire lo stato dell’arte, il campo oggi si presenta in preda ad una perdurante incuria.


Erba incolta e abbandono

La situazione attuale non è più gravata dalla presenza di micro discariche all’ingresso, a seguito del posizionamento dei cassonetti stradali sul marciapiede di fronte, dove timidamente si annidano comunque accumuli abusivi. Nel complesso, però, il campo di competenza comunale e con custode all’interno, oggi si presenta con una tribuna inaccessibile al pubblico ma dove gli altleti si allenano, pieno di erba incolta anche nella pista interna, dove evidenti sono i segni di assenza di manutenzione. Nel circuito esterno, unitamente al verde non curato anche insidie, pericoli e in alcuni punti, depositi impropri di materiale vario. Eppure questo campo, aperto a chi faccia agonismo e debba allenarsi dentro la pista e, nel circuito esterno alla cittadinanza di tutte le età che voglia uno spazio dedicato in cui correre o camminare, è un luogo ancora frequentato, segno della sua importanza e della sua centralità nella vita della comunità reggina sportiva e non.

Frequentato, nonostante l'incuria

Numerose sono state le vicissitudini nell’ultimo decennio: la chiusura per alcuni mesi nel 2014, per via dell’inagibilità della tribuna e dell'inadeguatezza dei servizi igienici. Sono anche stati predisposti dei moduli amovibili, per gli stessi servizi, ancora insistenti su un lato esterno del campo. Nel 2020, in piena pandemia, il Comune aveva riservato l’utilizzo della pista alle società affiliate Fidal, per consentire agli atleti tesserati il prosieguo degli allenamenti nel rispetto delle normative anti covid. Un campo al quale la Città e le società sportive continuano a fare riferimento e a frequentarlo nonostante l’incuria in cui ormai versa.

 

Giornalista
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