Anche quest’anno molti studenti con disabilità della provincia di Catanzaro inizieranno l’anno scolastico in ritardo. A denunciarlo è il presidente dell’associazione catanzarese “Un raggio di sole”, Pietro Romeo: «I ragazzi rimangono a casa e ciò rappresenta un danno anche per le famiglie, la maggior parte lavorano e non sanno a chi lasciarli».

Il referente del sodalizio racconta il caso di uno studente con disabilità che all’inizio dell’anno scolastico «ha visto i fratellini andare a scuola e giustamente si è alterato. Siamo dovuti intervenire per risolvere il problema perché le patologie sono molto, molto gravi». Sono circa una ventina gli studenti che l’associazione ha in carico e non solo residenti a Catanzaro. Il servizio di trasporto scolastico raggiunge Botricello, Cropani, Petronà, Sellia, Zagarise, Belcastro e molti altri centri della provincia.

Un disservizio viene dal Catanzarese. Ad oltre una settimana dall'avvio dell'anno scolastico non è stato ancora attivato il servizio di trasporto per gli studenti con disabilità. L'associazione "Un raggio di sole" sollecita le istituzioni a fare presto. Intanto gli alunni restano a casa.

Ed è proprio l’ente intermedio ad avere le competenze: «La Provincia deve mandare la circolare esplicativa e i relativi fondi. Le scuole non avendo ricevuto né circolare né fondi non possono attivare il servizio» spiega Romeo che quindi lancia un appello alle istituzioni: «Non si deve parlare solo di sanità ma anche di problemi del genere che sono anche più urgenti».

«L’appello è che facciano presto» aggiunge ancora. «Non si perda tempo perché evidentemente non si conosce il dramma delle famiglie e degli stessi ragazzi. Chiedo che si trovino i fondi. In tal senso, ho interessato il terzo settore, di cui la mia associazione è parte, e abbiamo chiesto un incontro al presidente Mormile. Stiamo aspettando la convocazione per chiarire tutto».

Con ogni probabilità nei prossimi giorni, il presidente della Provincia di Catanzaro, Amedeo Mormile, incontrerà gli enti del terzo settore e al centro del confronto vi saranno anche altri problemi legati al servizio di trasporto scolastico: «Abbiamo ragazzi con problemi sensoriali, autistici, in carrozzella. Li portiamo con un nostro mezzo dotato di pedana. Sono diverse le patologie ma in alcuni casi occorre anche l’accompagnatore che finora non ci è stato autorizzato. Non è giusto che la Provincia o la Regione risparmino su problemi tanto urgenti e indispensabili».