Un commando entra in azione alle 3 del mattino con due violente detonazioni: Atm divelto e portato via, paura tra i residenti. Indagini dei carabinieri in corso: al vaglio le immagini delle telecamere di sorveglianza
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Un risveglio brusco e violento per i residenti di Lauropoli. Nel cuore della notte, un commando di malviventi ha preso d’assalto l’ufficio postale della frazione cassanese, riuscendo a scardinare e asportare lo sportello automatico Atm.
Secondo le prime ricostruzioni e le testimonianze raccolte sul posto, l'azione è stata fulminea e pianificata nei minimi dettagli. Erano circa le 3:10 quando il silenzio del centro abitato è stato squarciato da due forti deflagrazioni in rapida successione.
I residenti delle abitazioni adiacenti, svegliati di soprassalto dai boati, riferiscono di aver avvertito vibrazioni simili a una scossa tellurica, con i detriti che hanno invaso tutta la parte della strada.
L'esplosione ha causato danni strutturali visibili all'ingresso dell'ufficio postale, distruggendo vetrate e infissi. Una volta divelto lo sportello ATM, dal consistente peso, i malviventi lo avrebbero caricato su un mezzo pesante dileguandosi rapidamente tra le vie limitrofe prima dell'arrivo delle forze dell'ordine. "Abbiamo sentito due colpi secchi, fortissimi" racconta un abitante della zona.
Nonostante il successo materiale del furto, i rapinatori potrebbero ritrovarsi con un pugno di mosche. Lo sportello postale è infatti dotato di avanzati sistemi di autoprotezione. Questi dispositivi, estremamente sensibili a bruschi interventi meccanici o alle variazioni termiche causate dalle esplosioni, reagiscono istantaneamente sprigionando un inchiostro speciale.
Il risultato è la macchiatura indelebile di tutte le banconote contenute nei cassetti, che diventano così immediatamente riconoscibili e, di fatto, inutilizzabili in qualsiasi attività commerciale o sportello, rendendo vano il rischio corso dal commando.
Sul posto sono intervenuti i Carabinieri per i rilievi del caso e per mettere in sicurezza l'area. Gli inquirenti stanno ora passando al vaglio le immagini dei sistemi di videosorveglianza dell'ufficio postale e delle telecamere di sicurezza comunali installate lungo le principali vie d'accesso a Lauropoli, nella speranza di individuare la targa del veicolo utilizzato per la fuga.
Ancora da quantificare l'esatto bottino contenuto all'interno della cassaforte.


