Il rappresentante del ministero della Giustizia ha affermato che «l’Italia è al primo posto in Europa per finanziamenti ricevuti con il Pnrr». Progetti anche in termini di capitale umano
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«L’aspetto centrale dell’azione di governo sarà l’attuazione del Pnrr che, come noto, vedrà il suo completamento a metà del 2026. La Commissione europea recentemente ha riconosciuto che l’Italia è al primo posto in Europa per finanziamenti ricevuti. A conferma dell’impegno nell’attuazione del Piano». Lo ha detto nel corso dell’inaugurazione dell’anno giudiziario a Catanzaro, il rappresentante del ministero della Giustizia Ernesto Napolillo.
Per quanto riguarda gli investimenti in termini di capitale umano, «l’obiettivo relativo all’assunzione di personale negli uffici giudiziari e a mantenere il servizio di almeno 10mila unità è stato conseguito. Infatti al 30 giugno 2024 risultavano in servizio 11mila 999 unità di personale».
Nel corso del 2024, ha detto Napolillo, «è stato incrementato il sistema degli incentivi per gli uffici giudiziari, prorogando i contratti in essere».
Criticità non ha potuto fare a meno di rilevare Napolillo riguardo al processo penale telematico, che ha avuto tempistiche di realizzazione ristette rispetto a quello civile «la cui evoluzione è stata più graduale e accompagnata da maggiori sperimentazioni nell’arco di circa 12 anni, a fronte dei due del processo penale telematico».
«Ciononostante – è stata la strenua difesa del rappresentante del Ministero – anche quello (penale, ndr) allorché è stato reso obbligatorio, è stato accompagnato da difficoltà operative e da resistenze culturali, non giustificabili ma comprensibili. E, in parte, inevitabili. Il forte impatto applicativo ha generato problematiche rilevate in numerosi uffici giudiziari, segnalate con preoccupazione anche dal Consiglio superiore della magistratura. I responsabili degli uffici giudiziari hanno autonomamente adottato dei provvedimenti di sospensione temporanea dell’obbligatorietà delle nuove modalità di deposito telematico degli atti per consentire la prosecuzione delle tradizionali modalità del corso cartaceo. Il Ministero, per il momento, ha preso atto dell’adozione di tali determinazioni e gli uffici competenti si sono immediatamente attivati per riscontrare le problematiche» Secondo Napolillo ci sarà una fase di assistenza e manutenzione correttiva ed evolutiva del software. Una fase che ha richiesto e richiederà un notevole sforzo finanziario che ha «finalmente ricevuto un fondamentale sostegno integrativo pari a 36 milioni di euro giunti solo a ottobre scorso».