L’uomo era già sottoposto al divieto di avvicinamento: contestate violazioni dopo le frasi minacciose rivolte alla vittima e al padre davanti il Palazzo di Giustizia.
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La sede del Tribunale di Cosenza
È stato arrestato e sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, L. E. P., 33 anni, residente a Mongrassano, già gravato dal divieto di avvicinamento alla persona offesa con obbligo di dimora. L’esecuzione è avvenuta nella mattinata del 23 ottobre 2025 da parte dei Carabinieri della Stazione di Cosenza Principale in esecuzione dell’ordinanza emessa il giorno precedente dal Tribunale di Cosenza, sezione penale, giudice Iole Vigna, nell’ambito del procedimento coordinato dal pubblico ministero Domenico Frascino.
Le accuse di violazione della misura
Il provvedimento di aggravamento fa riferimento a una relazione dei carabinieri del 20 ottobre scorso, nella quale si segnala un episodio verificatosi il 16 ottobre 2025, al termine di un’udienza davanti allo stesso giudice. In quella circostanza, dopo l’escussione della persona offesa l’imputato avrebbe aggredito verbalmente il padre della giovane e poi lei stessa. Secondo quanto riportato nell’ordinanza, l’indagato avrebbe urlato frasi minacciose e ingiuriose: «Boscaiolo di merda» contro il padre, e rivolto alla ragazza: «Io la ammazzo» e tante altre.
Contestualmente avrebbe colpito a pugni due cartelloni pubblicitari, venendo allontanato dai militari presenti. Il giudice ha ritenuto che il comportamento integrasse «un contegno sprezzante degli obblighi a lui imposti», valutando la misura in atto non più idonea a contenere il pericolo di reiterazione.
L’ordinanza ha disposto per il 33enne gli arresti domiciliari presso la sua abitazione con il divieto di comunicare con persone diverse dai conviventi o da chi presta assistenza controlli delegati alla Stazione Carabinieri territoriale competente.

