Narcotraffico internazionale, 13 condanne nel processo Ossessione

Ruolo di spicco assunto dai referenti del clan Mancuso attivi nel Vibonese. Ad occuparsi dello scarico dello stupefacente in Italia sarebbero stati i Costantino di Nicotera

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di G. B.
8 luglio 2020
20:44
La conferenza stampa dell’operazione Ossessione
La conferenza stampa dell’operazione Ossessione

Sentenza in abbreviato per l’operazione “Ossessione” contro il narcotraffico internazionale. Questo il verdetto del giudice distrettuale, Matteo Ferrante: 4 anni e 8 mesi per Giuseppe Accursio (cl. ’53, nativo di Licata), residente a Mariano Comense (8 anni la richiesta del pm); 8 mesi Giovanni Battaglia, di 34 anni, di Nicotera (il pm aveva chiesto 4 mesi); Daniele Bosco, 5 anni di reclusione; 4 anni e 10 mesi Gianfranco Carugo, 71 anni, di Cerro Maggiore (Mi), il pm aveva chiesto 5 anni e 3 mesi; 20 anni di reclusione Francesco Ceravolo, di 67 anni, di Busto Arsizio (Va), il pm aveva chiesto 18 anni; 5 anni Carlo Cuccia, 40 anni, di Tradate (Va), residente a Venegono Superiore (Va), il pm aveva chiesto 8 anni; 6 anni e 2 mesi Gina Alessandra Forgione, venezuelana, domiciliata a Milano (chiesti 10 anni); 9 anni e 8 mesi per Giorgio Mariani, 52 anni, originario di Genga (An), ma residente a Milano (chiesti 18 anni); 10 anni e 2 mesi Ivo Menotta, di 40 anni, di Tradate (Va), chiesti 18 anni;3 anni e 10 mesi Santo Tucci, 64 anni, di Milano (chiesti 12 anni); 3 mesi Emanuele Mancuso, 32 anni, di Nicotera, attuale collaboratore di giustizia (chiesti 4 mesi); 8 mesi Pantaleone Perfidio, 33 anni, di Nicotera (chiesti 4 mesi); Tonino Mazzaferro, di 42 anni, di Siderno, residente a Cermenate (Co) condanna a 20 anni. 

I reati contestati

Associazione a delinquere finalizzata al narcotraffico e detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti i reati, a vario titolo, contestati. Ad occuparsi dello scarico dello stupefacente in Italia sarebbero stati i Costantino (Salvatore, Giuseppe e Fabio) di Nicotera, – che non hanno scelto il rito abbreviato – facendola uscire dai porti e dagli aereoporti. Ruolo di spicco nell’organizzazione anche quello di Giuseppe Campisi di Nicotera, da poco ritornato in libertà dopo aver scontato 30 anni di reclusione per omicidio. Sarebbe stato il referente del clan Mancuso in Lombardia. In tale contesto, le indagini hanno fatto registrare come i vibonesi siano in affari anche con esponenti legati al clan dei Mazzaferro di Marina di Gioiosa Ionica, da anni trapiantati nel milanese e nel comasco, in grado di smistare importanti quantità di narcotico in Lombardia.


La difesa

Nel collegio di difesa dell’operazione “Ossessione” figurano gli avvocati: Giovanni Vecchio, Alessandra Silvestri,  Francesco Sabatino, Giuseppe Bagnato, Guido Contestabile, Giuseppe Spinelli, Pietro Chiappalone, Costantino Casuscelli, Francesco Capria, Paolo Bossi, Fabio D’Alessio, Pasquale Oantano, Marcello Manna, Giacomo Cozzi, Barbara Betoni, Raffaele Brunetti, Giacomo Iaria, Viviana Maselli, Leopoldo Marchese, Marco Lacchin, Giancarlo Pittelli, Stefano Zanini, Marianna Savina Piacenza, Viviana Maselli, Alessandro Corrente, Chiara Alfieri, Massimo De Pascali, Lidia Zanetti, Giovanni Bruno, Francesco Muscia, Angelo Colucci, Tiziana Vignoni, Luca Cianfaroni, Daniele Barrelli, Amedeo Bianco.

Giornalista
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