L’operazione

’Ndrangheta, colpo alle cosche del Crotonese: 12 fermi a Isola Capo Rizzuto - NOMI

VIDEO | Impegnati un centinaio di poliziotti. Destinatari dei provvedimenti diverse persone ritenute appartenenti a una associazione per delinquere di stampo mafioso

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di Redazione
3 ottobre 2023
07:22

Un’operazione della Polizia di Stato, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, è in corso nella mattinata odierna a Crotone, nel Comune di Isola Capo Rizzuto, con l’impiego di un centinaio di poliziotti appartenenti alle Squadre Mobili di Catanzaro e Crotone, al Servizio Centrale Operativo – Sezione Investigativa di Catanzaro ed ai Reparti Prevenzione Crimine. Destinatari dei provvedimenti restrittivi sono 12 persone fortemente indiziate di appartenere ad una associazione per delinquere di stampo mafioso operante nella provincia crotonese.

I nomi

Massimo Diego Caterisano, classe 1970, di Isola Capo Rizzuto;
Domenico Cristodaro, classe 1982, di Isola Capo Rizzuto;
Domenico Godano (detto Mimmo o Tinzu), classe 1984, di Isola Capo Rizzuto;
Fiorello Maesano, classe 1969, di Isola Capo Rizzuto;
Ferdinando Marchio, classe 1983, di Isola Capo Rizzuto;
Tommaso Mercurio, classe 1965, di Isola Capo Rizzuto;
Pasquale Morelli (detto Cavuzzi Larghi), classe 1947, di Isola Capo Rizzuto;
Fabrizio Pullano, classe 1964, di Isola Capo Rizzuto;
Francesco Pullano, classe 1980, di Isola Capo Rizzuto;
Maurizio Pullano, classe 1993, di Isola Capo Rizzuto;
Pasquale Pullano, classe 1948, di Isola Capo Rizzuto;
Pietro Fiore Pulano, classe 1989, di Isola Capo Rizzuto;


Le indagini

Dalle acquisizioni probatorie, frutto di complesse attività tecniche, arricchite dai contributi offerti dai collaboratori di giustizia, sarebbe emersa l'esistenza di una struttura associativa il cui elemento di vertice era ritenuto il soggetto al quale rivolgersi per la risoluzione di varie problematiche, come quella di proteggere un imprenditore isolitano dalle richieste estorsive rivoltegli da esponenti criminali egemoni in altri territori; sarebbe stato lui a gestire la cosiddetta bacinella contenente le somme provenienti dalle attività illecite della cosca Arena, con le quali egli stesso provvedeva al sostentamento dei carcerati e delle loro famiglie.

Sono stati effettuati poi numerosi sequestri, tra cui 2 chili circa di marijuana, una piantagione di 707 piante di marijuana, una pistola Bretta calibro 9X21 con matricola abrasa, un fucile marca Falco sovrapposto cal. 8 e 92 ordigni esplosivi artigianali. Le attività tecniche avrebbero poi consentito di documentare finanche il loro effettivo utilizzo, durante una prova a fuoco compiuta dagli indagati in una zona isolata del territorio di Isola Capo Rizzuto.

Nel corso delle investigazioni è emersa, inoltre, l’ingerenza nelle cosche nel meccanismo di procacciamento di voti nel territorio di Isola Capo Rizzuto (KR) in favore di un candidato consigliere alle elezioni tenutesi il 3-4 ottobre 2021, per il rinnovo del Consiglio Regionale della Calabria.

 

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