«Vermi… animali… che schifo». Le parole di Roberto Occhiuto rendono il senso di quello che è accaduto, nel giro di due giorni e in due distinti episodi incendiari, nell’ospedale della Sibaritide.
Nei cantieri del nascente polo sanitario da quasi 400 posti letto in contrada Insiti, terra di mezzo tra Rossano e Corigliano – prossimo e futuro centro nevralgico della città dove sorgerà prima o poi anche un nuovo centro direzionale come previsto dalla legge di istituzione della fusione dei due comuni – sono stati giorni tristi.
Prima il 25 giugno, qualcuno – sembra essere evidente il dolo – ha appiccato il fuoco ad una pedana di legno in uno delle 32 trombe d'ascensore presenti nella struttura. Nessun danno se non qualche intossicato.

Il giorno dopo, sempre alla stessa ora – tra le 8 e le 9 del mattino – sempre di giorno, un altro incendio si è propagato sempre lungo una tromba d’ascensore ma su tre piani, arrecando anche danni importanti.
Sui due episodi stanno indagando le forze dell’ordine. Fino ad oggi sono stati tre i fatti del genere accaduti in cantiere. Il primo si è verificato a ottobre 2024; allora le fiamme hanno divorato parte del polo tecnologico che è stato demolito e ricostruito. Da quelle indagini, a distanza di molti mesi, non è trapelato nulla.

L’ospedale della Sibaritide è videosorvegliato ma non all’interno, in questa fase di costruzione. Il presidente della Regione, in vista ieri sui luoghi dell’incendio, ha lasciato intendere anche che si possa trattare di fenomeni estorsivi. Racket, quindi. Lo stabiliranno gli inquirenti.
Occhiuto, ieri ha interpretato i sentimenti di tutti, di quanti attendono questo ospedale da quasi vent’anni, in una terra in cui i livelli essenziali d’assistenza sono tra i più bassi d’Europa.
Avvilimento, delusione, ma anche tanta rabbia contro questi «vermi» che hanno tentato di sabotare i lavori. Che, però, sono ripresi oggi, come spiegato dal governatore.

Occhiuto: «La Calabria è straordinaria ma ci sono anche le forze del male, non bisogna mollare»

Mentre camminava tra i detriti lasciati dalle fiamme, il presidente della Regione ha commentato ciò che vedeva.
«Questo è l’ospedale della Sibaritide. Quando mi sono insediato non c’era quasi nulla. Ora è quasi finito e dovrebbe essere consegnato l’anno prossimo», ha detto.
«E però nelle ultime settimane si stanno susseguendo una serie di incendi, di atti intimidatori. Perché la Calabria è straordinaria, lo dico sempre, ma in Calabria ci sono anche le forze del male. Ci sono i vermi – ha aggiunto – i vigliacchi, le persone senza onore che non vogliono bene alla Calabria, che non vogliono un futuro migliore per questa regione. E qui hanno fatto questo disastro; hanno incendiato al fine di rallentare i lavori, oppure di avere soddisfatte delle pretese estorsive. Spero che gli inquirenti trovino subito i responsabili perché questa bellissima regione che è la Calabria non può far vincere le forze del male. I lavori ricominceranno da domani (oggi, ndr) con 400 dipendenti perché – ha concluso Occhiuto – questo ospedale va consegnato entro il prossimo anno, non bisogna mollare e neanche io mollo».