Ospedale Polistena, mancano anestesisti: rischio chiusura sale operatorie

La carenza di medici rischia di bloccare gli interventi. Incontro tra il Direttore sanitario e il sindaco della città: «Occore bandire concorsi e nell'immediatezza impiegare operatori da altri presidi ospedalieri. Asp e Regione non si voltino dall’altra parte»

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di Redazione
16 settembre 2020
11:56
L’ospedale di Polistena
L’ospedale di Polistena

Una carenza di anestesisti che rischia di bloccare gli interventi in sala operatoria, compromettendo la funzionalità dell’ospedale di Polistena in modo irreversibile. È quanto emerso da un incontro, tenutosi ieri, tra l’amministrazione comunale di Polistena, nelle persone del sindaco Michele Tripodi e del vicesindaco Marco Policaro, e il Direttore Sanitario unitamente ad una delegazione di dirigenti medici dell’ospedale cittadino.

 


«Già durante il pieno della pandemia – spiega il sindaco in una nota - i servizi ospedalieri di tutta la Calabria hanno funzionato a singhiozzo bloccando di fatto l’accesso per gli utenti a qualunque prestazione medica, chirurgica e ambulatoriale. Crediamo sia opportuno e urgente riprendere le attività a pieno regime facendo ripartire il blocco operatorio che deve essere messo subito nelle condizioni di funzionare normalmente come in passato presso il nostro ospedale».

 

«Ci rivolgiamo pertanto – continua Tripodi - alla Presidente della Regione Calabria, l’on. Santelli ed alla Commissione Straordinaria che amministra l’Azienda Sanitaria Provinciale, affinché intervengano per ripristinare al più presto la normalità e la regolarità dei servizi ospedalieri, in particolare gli interventi di chirurgia, ortopedia, ostetricia che non possono generare liste di attesa infinite. È perciò indispensabile mandare altri anestesisti a supporto di un organico ridotto che da almeno un anno soffre le carenze di personale dovute anche ai pensionamenti. Occorre bandire concorsi per arruolare nuove unità con contratto a tempo indeterminato seppure subito è necessario impiegare anestesisti/rianimatori di altri presidi ospedalieri. È impensabile che a fronte di una necessità e a fronte di personale analogo presente in altri ospedali vi siano l’inspiegabile rifiuto a voler rendersi disponibili a lavorare a Polistena anche provvisoriamente durante periodi di emergenza come questo. A parti invertite questo non è mai successo e ci risulta che personale dell’ospedale di Polistena, come giusto, sia stato mandato a coprire turni in altre strutture della Provincia».

 

E ancora: «Come per il reparto di anestesia/rianimazione occorre implementare gli organici della radiologia e la gestione dei gas medicali e degli uffici di centralino che sono sprovvisti delle unità necessarie a garantire i turni di notte e dotare il centro trasfusionale di una banca sangue adeguata anche attraverso il ripristino delle donazioni in ospedale. Abbiamo infine dato la disponibilità di affiancare la Direzione Sanitaria di presidio nell’organizzazione dell’accesso al pubblico degli ambulatori, il cui ingresso deve essere ripristinato da lato est del cancello dii via Montegrappa al momento chiuso».

 

«Auspichiamo per le segnalazioni anzidette interventi rapidi e risolutivi da parte della Regione e dell’Asp che non possono voltarsi dall’altra parte, poiché sarebbe troppo facile giustificare certe inadempienze in nome di una giusta ma spesso strumentale prevenzione dei contagi Covid. Vigileremo in tal senso come abbiamo sempre fatto e nei prossimi giorni verificheremo lo stato della situazione – è la conclusione di Tripodi - senza escludere iniziative pubbliche tese ad assicurare il ripristino della piena funzionalità dei servizi a tutela del diritto alla salute dei cittadini».

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