L’aggiunto di Palermo ha ottenuto 15 voti contro i 12 di Rosa Raffa. Per lui hanno votato i consiglieri laici espressione di tutti i partiti e 6 togati di Magistratura indipendente
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Il procuratore aggiunto di Palermo Paolo Guido è il nuovo procuratore di Bologna. Lo ha deciso oggi il plenum del consiglio superiore della magistratura. Guido ha ottenuto 15 voti contro i 12 della concorrente, Rosa Raffa, ex procuratore aggiunto a Messina. 58 anni, originario di Cosenza, Paolo Guido ha trascorso tutta la sua carriera in magistratura a Palermo. Laureato a Roma, è entrato in procura, come pubblico ministero, nel 1997.
Per anni si è occupato di indagini relative ai reati contro la pubblica amministrazione, poi è passato alla direzione distrettuale antimafia dove ha coordinato le inchieste prima sulle cosche palermitane, poi sui clan trapanesi e sulla cattura dell'ex latitante Matteo Messina Denaro. Guido è l'artefice dell'arresto del capomafia di Castelvetrano, finito in manette il 16 gennaio del 2023.
A favore di Guido si sono espressi i consiglieri laici espressione di tutti i partiti (compreso il vicepresidente del Csm Pinelli) e 6 togati di Magistratura indipendente, la corrente più a destra. La sinistra di Area e i «centristi» di Unità per la costituzione hanno votato per Raffa che vanta oltre 6 anni di maggiore anzianità, ha guidato la piccola Procura di Patti ed è stata «reggente» a Messina per un anno. Per Guido ha pesato l’esser stato aggiunto in una grande Procura come Palermo, dove ha coordinato l’Antimafia quando l’ufficio non aveva un capo, e la specializzazione in indagini complesse anche in ambito internazionale.
A partire da quella su Messina Denaro e i suoi complici, a cui s’è dedicato dal 2009. È noto anche per essersi dissociato dai colleghi nell’inchiesta sulla trattativa Stato-mafia quando si trattò di trarre le conclusioni che portarono al processo, ed è il pm che ha chiesto e ottenuto la condanna, dopo un tortuoso iter giudiziario, per concorso in associazione mafiosa dell’ex potente senatore di Forza Italia Antonio D’Alì.