Inchiesta Garbino

Favori al clan, incarichi e appalti in cambio di voti, chiuse le indagini nei confronti dell’ex consigliere regionale Tesoriere

NOMI | Sono 28 le persone coinvolte. Il politico è accusato di scambio elettorale politico-mafioso. Nell'elenco anche il penalista Enzo Ioppoli. L’indagine mira a fare luce sugli illeciti commessi dalla cosca Pullano di Isola Capo Rizzuto

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di Alessia Truzzolillo
23 maggio 2024
21:13
Nel riquadro, l’ex consigliere regionale Tesoriere
Nel riquadro, l’ex consigliere regionale Tesoriere

Sono 28 gli indagati ai quali è stata notificata la chiusura delle indagini preliminari nell’ambito dell’inchiesta della Dda di Catanzaro, denominata Garbino, dove vengono contemplati i presunti illeciti della cosca Pullano, riconducibile al locale comandato dagli Arena. Coinvolti anche l’avvocato ed ex consigliere regionale Ottavio Tesoriere, 70 anni, accusato di scambio elettorale politico-mafioso e il penalista di Catanzaro, Enzo Ioppoli, 67 anni.

Tesoriere, in particolare, è accusato di scambio elettorale politico-mafioso poiché in occasione delle ultime elezioni per il rinnovo del consiglio regionale, in qualità di candidato come consigliere con la lista Occhiuto Presidente, avrebbe stretto un accordo con Fabrizio Pullano (nelle more deceduto) e Pasquale Pullano, appartenenti all’omonima famiglia. In cambio di voti nel territorio di Isola Capo Rizzuto l’avvocato si sarebbe impegnato, è scritto nel capo di imputazione, a far ottenere al figlio di Fabrizio Pullano la pensione di invalidità «intercedendo con il Ctu nominato dal Tribunale di Lamezia Terme». Secondo l’accusa, Tesoriere avrebbe promesso anche di «procurare lavori di appalto e incarichi e mettersi a disposizione per ogni evenienza».


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Sempre in qualità di candidato alle elezioni regionali del 2021, Tesoriere «interloquendo con una donna non meglio identificata, prometteva di far ottenere un posto di lavoro a una persona legata alla donna, quale il locale consorzio di bonifica», in cambio del voto della signora.

Ottavio Tesoriere è inoltre indagato insieme a Maria Alosa alla quale avrebbe promesso «l’interessamento con il presidente della sotto-commissione di esami della Corte di Appello di Catanzaro per l’abilitazione alla professione forense, che avrebbe valutato, nella prova orale la posizione della candidata Maria Alosa». In cambio il candidato avrebbe ottenuto la promessa di voto da parte della Alosa e di altre persone a lei legate.

Infine sono indagati per abuso d’ufficio e falso in atto pubblico Vincenzo Ioppoli, Maria Alosa e Ottavio Tesoriere perché avrebbero favorito il superamento della seconda prova orale dell’esame di abilitazione da avvocato a Maria Alosa. Secondo l’accusa Ioppoli, su indicazione di Tesoriere, avrebbe accettato di farsi consegnare un appunto dove Alosa e Tesoriere avevano indicato gli argomenti sui quali si sarebbe incentrata la seconda prova orale della candidata.

Ai 28 indagati vengono, a vario titolo, contestati i reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione, usura, spaccio di sostanze stupefacenti, abuso d’ufficio, falso in atto pubblico e scambio elettorale politico-mafioso.

Ai vertici del sodalizio mafioso della cosca Pullano di Isola Capo Rizzuto, i sostituti procuratori Paolo Sirleo, Domenico Guarascio e Pasquale Mandolfino hanno individuato Fiorello Maesano, quale promotore e organizzatore che dirimeva i contrasti (anche tra privati) e manteneva i rapporti con le altre associazioni mafiose, e Pietro Fiore Pullano, anche lui ai vertici della consorteria con il compito di pianificare le estorsioni, i prestiti usurari, l’approvvigionamento di armi e organizzava il mantenimento dei carcerati.
Participi sono considerati Maurizio Pullano, Francesco Pullano, classe ’80, Pasquale Morelli, Massimo Diego Caterisano.

I nomi degli indagati nell'inchiesta Garbino

Sono iscritti nel registro degli indagati Maria Alosa; Domenico Barbaro; Fortunato Chisari; Giuseppe Ciliberto; Giuseppe Cozza; Domenico Cristodaro; Domenico Godano; Vincenzo Ioppoli; Fiorello Maesano; Ferdinando Marchio; Tommaso Mercurio; Pasquale Morelli; Santo Morrone; Bruno Patania; Domenica Petrera; Jessica Piana; Antonio Pullano detto “A Foca”; Francesco Pullano, classe ’80; Francesco Pullano classe ’98; Giuseppe Pullano; Maurizio Pullano; Pasquale Pullano; Pietro Fiore Pullano; Salvatore Pullano; Antonio Rizzuti; Ottavio Tesoriere; Domenico Tipaldi.
Dalla notifica della chiusura indagini gli indagati hanno 20 giorni di tempo per presentare memorie difensive e chiedere di farsi sentire dai sostituti procuratori. Nel collegio difensivo ci sono gli avvocati Luigi Villirilli, Ferdinando Pantuso, Dario Fratto, Giuseppe Napoli, Tiziano Saporito, Nicola Cantafora, Francesca Buonpane, Francesco Verri, Roberto Coscia, Mario Prato, Pasquale Le Pera, Domenico Magnolia, Francesco Gambardella, Francesco Sacco.

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