Il monito

Pnrr, Gratteri: «Al Sud ci sono le mafie ma non siano alibi per non costruire le infrastrutture»

Lo ha dichiarato il procuratore di Catanzaro nel corso dell’incontro organizzato al festival del giornalismo di Perugia

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di Redazione
9 aprile 2022
18:00
Nicola Gratteri
Nicola Gratteri

«Le mafie si modificano in base all’opportunità che il mercato e la società propone. C’è bisogno di mafie, l’economia, la società, il potere ha bisogno di interloquire con le mafie per conservare lo stesso. Ecco perché le mafie, ancora oggi nel 2022, esistono e sono più ricche perché si sono trasformate, perché sono presenti dove c’è da gestire denaro e potere, il denaro è tanto, soprattutto provento dal traffico internazionale di cocaina. E con questo denaro la criminalità si sta comprando a prezzi da outlet tutto ciò che è in vendita in Europa».

Lo ha detto Nicola Gratteri, procuratore capo di Catanzaro a margine dell’incontro “Mafie d'Europa ai tempi della pandemia” in programma al Festival del giornalismo di Perugia. In riferimento al Pnnr e alle minacce della criminalità organizzata, ha spiegato: «I soldi arrivano, speriamo che arriveranno quanti ne hanno promesso perché non è detto che dopo la pandemia, l’impennata dei prezzi e dopo l’invasione russa in Ucraina si possano mantenere quelle cifre».


«Detto questo, mi auguro che la politica sia in grado di ideare, progettare e costruire grandi opere, infrastrutture. Noi, ad esempio, al Sud abbiamo bisogno delle stesse infrastrutture che ci sono in Emilia Romagna e Lombardia. Sì, ci sono le mafie, ma le mafie non devono essere un alibi per non costruire».

«Alle mafie ci devono pensare forze dell’ordine e magistratura in prima battuta, ma ci deve pensare anche e soprattutto la politica a creare norme proporzionate e proporzionali alla realtà criminali, a creare norme tali che non sia conveniente delinquere».

«Ci sono state indagini che dimostrano che non ci sono regioni immuni da presenza mafie. In particolare, ne abbiamo fatto due di recente, lo scorso, tra Calabria e Umbria che hanno dimostrato non solo le infiltrazioni in Umbria e come ndrangheta in Umbria, ma anche come ‘ndrangheta sia interessata alla regione e la veda come una regione fervida di opportunità per comprare e investire le enormi somme provenienti dal traffico di droga» ha concluso il procuratore Gratteri.

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