«Il Ponte sullo Stretto è già interamente finanziato con risorse statali e non sono previsti fondi destinati alla Difesa. Al momento, l'eventuale utilizzo di risorse Nato non è all'ordine del giorno e, soprattutto, non è una necessità irrinunciabile. L'opera non è in discussione». Così in una nota il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sul tema, sollevato dall'ambasciatore Usa alla Nato Matthew Whitaker, dell'uso dei fondi da parte dei singoli Stati considerati ai fini della spesa Nato del 5% per la difesa.

Ieri, citando un’intervista a Whitaker, il portale Bloomberg aveva riferito che gli Usa non approvano «contabilità creative» degli alleati Ue per centrare l'obiettivo di spesa Nato, «mettendo così in guardia l'Italia mentre il governo valuta se conteggiare il Ponte sullo Stretto come spesa militare».

«Ho avuto conversazioni anche oggi con alcuni Paesi che stanno adottando una visione molto ampia della spesa per la difesa», ha detto l’ambasciatore Usa, ed è «molto importante» che l'obiettivo del 5% si riferisca specificamente alla difesa e alle spese correlate e che l'impegno sia «assunto con fermezza». «Seguo con molta attenzione», ha aggiunto Whitaker.