Processo Malapianta contro le cosche di Cutro, abbreviato per 63 imputati

La decisione nel corso dell'udienza preliminare in corso nell'aula bunker del carcere di Rebibbia a Roma. Si inizia il 18 settembre

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di Redazione
7 luglio 2020
15:32
Una delle intercettazioni del processo Malapianta
Una delle intercettazioni del processo Malapianta

Sono cinquantasette gli imputati che si sottoporranno al giudizio abbreviato e sei all'abbreviato condizionato nell'ambito del processo "Malapianta-Infectio" della Dda di Catanzaro contro le cosche di Cutro, Mannolo-Zoffreo-Falcone-Trapasso, e le ramificazioni di queste in Umbria attraverso la famiglia Ribecco. A stabilirlo, nel corso dell'udienza preliminare in corso nell'aula bunker del carcere di Rebibbia a Roma, il gup di Catanzaro Gabriella Logozzo.

Il processo con rito alternativo avrà inizio il prossimo 18 settembre con l'esame di Rosina Levato e le requisitorie dei pm Domenico Guarascio e Antonio De Bernardo. Per coloro che non hanno chiesto l'abbreviato l'udienza preliminare proseguirà il prossimo 21 luglio a Catanzaro per la decisione sui rinvii a giudizio.

Saranno parti civili nel processo, la Regione Calabria assistita dall'Avvocatura regionale, il Comune di Perugia, il Comune di Cutro, Banca Unicredit, l'imprenditore vicentino Stefano De Gasperi, Alberghi del Mediterraneo srl - società che gestisce il villaggio turistico Porto Kaleo - e l'imprenditore proprietario del villaggio stesso (vessato per anni dalla cosca Mannolo), testimone di giustizia cardine in questa indagine, Giovanni Notarianni, assistito, come anche la società, dall'avvocato Michele Gigliotti, che ha chiesto un risarcimento di otto milioni di euro. 

 


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