Problemi ovunque in Italia, ma a Cosenza sembrano ingigantirsi. L’ufficio immigrazione della Questura del capoluogo bruzio finisce al centro della polemica relativa alla questione migranti portata avanti da USB nelle scorse settimane. Le lunghe file negli uffici di via Palatucci per il permesso di soggiorno sono soltanto la punta dell’iceberg di una serie di disagi che, secondo l’avvocato Francesco Sicilia, sono figlie di prassi illegittime.

Il legale, rappresentante anche di ASGI Calabria, in occasione dell’incontro alla Prefettura della scorsa settimana, ha fatto il punto della situazione. «Spesso siamo di fronte a prassi assolutamente illegittime. In questo caso stiamo parlando di richiedenti asilo, per esempio: richiedere la dichiarazione di ospitalità per il rinnovo del permesso, che è un documento non previsto dalla legge, rimandando oralmente le persone dicendo di tornare oppure dare appuntamento a sei mesi per la formalizzazione della domanda di asilo, documento che va fatto in un tempo limite da tre a dieci giorni, è una prassi illegittima».

Nessun confronto da due anni e mezzo: «Sarebbe nell’interesse di tutti»

Non usa mezzi termini il legale per definire le problematiche dell’ufficio immigrazione, con rinvii costanti alle richieste che arrivano e neanche un confronto per riuscire a trovare delle soluzioni. «Sono due anni – spiega Sicilia – che l’unica scusante è la carenza di organico. Sono stati richiesti più incontri sia al Questore sia direttamente agli uffici deputati, ma da quando se n’è andato il dirigente che c’era ai tempi degli ultimi incontri non c’è stata mai una mediazione, una possibilità di confronto, niente».

Nessuno spiraglio dunque per un incontro che manca da oltre settecento giorni, nonostante la cosa servirebbe in effetti a entrambe le parti. «Possiamo anche comprendere che un dipendente amministrativo sia oberato, ma questo non può andare a ledere il diritto delle persone straniere – conclude Sicilia – ad avere il titolo di soggiorno che poi permette l’accesso a tutti i diritti fondamentali, da quello sanitario al lavoro». Intanto, nell’ultimo incontro in Prefettura, i rappresentanti della Questura hanno informato di aver iniziato le procedure per lo spostamento dell’ufficio immigrazione in un luogo dedicato. Da via Palatucci, inoltre, hanno spiegato che il personale sarà presente anche presso i vari commissariati del territorio.