Il procedimento in cui sono imputati le persone mandate direttamente a giudizio è stato riunito con il filone principale. Ma la sede del rinvio non è l’aula bunker di Castrovillari
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Il Palazzo di Giustizia di Cosenza tornerà (forse) a essere la sede principale per i maxi processi. Ieri, nel contesto del procedimento penale “Recovery”, dove sono imputati coloro i quali sono stati mandati direttamente a giudizio, il Tribunale ha deciso di unire il procedimento con il filone principale, che coinvolge centinaia di persone accusate di crimini associativi legati al narcotraffico cosentino.
Il processo derivato dal rinvio a giudizio emesso dal gup di Catanzaro, si terrà il 29 maggio nell’aula bunker di Castrovillari. Tuttavia, il rinvio della riunione sostanziale e formale è stato fissato per il 16 giugno, ma non più nell’aula bunker di Castrovillari. La riunione dei procedimenti avverrà nell’aula della Corte di Assise.
Stop al nomadismo giudiziario
La battaglia per il ripristino della giurisdizione nella circoscrizione di Cosenza ha visto l'impegno della Camera Penale di Cosenza, che ha lanciato la campagna contro il "nomadismo giudiziario", e del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Cosenza.
Inoltre, il sindaco della città Franz Caruso ha sostenuto attivamente la causa, rivolgendosi al Ministero della Giustizia. I parlamentari di tutti gli schieramenti politici hanno fatto sentire la loro voce "sposando" questa causa. Adesso manca l’ultimo passaggio e finalmente i processi antimafia di vaste proporzioni si celebreranno nella sede naturale come previsto dal codice di procedura penale.