VIDEO | Manifesti con frasi di Calamandrei e coccarda tricolore per ribadire il contrasto alle norme del Governo: «Siamo contrari ma non vogliamo arrestare il dialogo». Sit-in anche a Reggio Calabria: le toghe abbandoneranno l’aula
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«Se volete andare in pellegrinaggio dove è nata la nostra costituzione, andare sulle montagne, nelle carceri, nei campi, dovunque è morto un italiano per riscattare la nostra libertà, perché è lì che è nata questa nostra Costituzione».
Due manifesti con frasi di Calamandrei per dire no alla riforma della Giustizia che contempla, tra le altre cose, la separazione delle carriere tra funzioni requirenti e giudicanti. I magistrati, toga sulle spalle, Costituzione in mano e coccarda tricolore appuntata sul petto, hanno protestato davanti alla Corte d’Appello di Catanzaro aderendo alla manifestazione indetta dall’Associazione magistrati.
«Stiamo portando la protesta davanti a quello che è il nostro posto di lavoro – ha detto Graziella Viscomi pm di Catanzaro e coordinatrice nazionale di Area Dg –. Una protesta che non arresta il dialogo. Questa protesta è anche per i cittadini perché porre un pubblico ministero sotto l’esecutivo è un danno enorme».
Anche i magistrati della Corte d'Appello di Reggio Calabria hanno dato vita ad una forma di protesta contro la riforma del Governo per separare le carriere. I magistrati hanno alzato la prima pagina della Costituzione e reso noto che abbandoneranno l'aula in cui si sta svolgendo la cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario nel momento in cui prenderà la parola il rappresentante del governo.