Nel 2023 il primo cittadino De Tommaso aveva già ricevuto un analogo messaggio, quando fu ritrovato un cartello con la scritta “cimitero” nel posto in cui solitamente lasciava la sua auto. Inquirenti al lavoro
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Nuovo episodio intimidatorio ai danni del sindaco di San Lucido, Cosimo De Tommaso. La mattina del 12 novembre scorso, il primo cittadino ha ritrovato due proiettili d’arma da fuoco poggiati su un muretto di cemento, a pochi passi dal cancello dell’ingresso laterale del municipio. Una macabra scoperta, che ha immediatamente fatto scattare l’allarme.
De Tommaso ha provveduto a denunciare l’accaduto alle forze dell’ordine. Le indagini sono volte a risalire agli autori del gesto e a chiarire la natura dell’intimidazione.
«Gesto rispedito ai mittenti»
Intervistato sull’accaduto, De Tommaso è apparso sereno, nonostante la preoccupazione: «Sono un amministratore che fa il proprio dovere, che va avanti in trasparenza e che non teme assolutamente nulla. A maggior ragione non teme questi atti così brutti, che devono essere necessariamente respinti al mittente».
Al momento, sull’identità dell’autore o gli autori del gesto, non c’è alcuna ipotesi. «Non oso proprio immaginare chi possa essere stato – ha continuato il primo cittadino -. So soltanto che noi dobbiamo denunciare, specialmente noi amministratori, dobbiamo essere in prima linea contro ogni sopruso».
Non è la prima intimidazione
Il primo cittadino ricorda un altro episodio verificatosi nel luglio 2023, quando un cartello con la scritta “cimitero” fu lasciato appeso a un albero nei pressi dell’ingresso secondario del Comune, dove solitamente De Tommaso lasciava la sua auto. «Stavolta hanno cambiato ingresso. Ma anche quella intimidazione la respingiamo al mittente, come questa».
«Gli eletti devono dare l’esempio»
De Tommaso ribadisce che questi atti non fermeranno l’azione amministrativa: «Noi non arretriamo, anche perché siamo eletti e gli eletti devono dare l’esempio. Altrimenti cosa succede in ogni comunità della nostra terra? Noi dobbiamo tutelare la sicurezza dei cittadini e se non siamo noi a dare il buon esempio, non possiamo pretendere altro da chi ci ha scelto».
Una comunità che attende risposte
La popolazione guarda ora con attenzione al lavoro degli inquirenti e manifesta solidarietà al sindaco. L’auspicio è che si possa rapidamente far luce sui responsabili e sulle motivazioni di questi atti.

