Un vero e proprio deposito di artifizi pirotecnici illegali, potenzialmente pronto a finire sul mercato in vista delle festività natalizie, è stato scoperto dai Carabinieri della Stazione di Rizziconi, con il supporto dei colleghi della Stazione di Melicucco, nell’ambito di mirati servizi straordinari di controllo del territorio.

L’operazione nasce da un’intuizione maturata durante un ordinario controllo su strada: alcuni elementi anomali hanno insospettito i militari, che hanno deciso di approfondire gli accertamenti. La successiva perquisizione ha portato alla scoperta di un ingente quantitativo di materiale esplodente accuratamente occultato all’interno del garage di un’abitazione del centro abitato. Gli artifizi, nascosti su una scaffalatura metallica e coperti da un telo, erano conservati in modo tale da eludere eventuali controlli.

Il bilancio del sequestro è imponente: circa 120 chilogrammi di articoli pirotecnici di varie categorie, con un contenuto netto di esplosivo (NEC) pari a quasi 23 chilogrammi, quantitativi ben oltre i limiti consentiti dalla normativa in assenza di una specifica licenza prefettizia. Un carico che, se custodito o utilizzato senza le necessarie cautele, avrebbe potuto trasformarsi in una seria minaccia per l’incolumità pubblica, con il concreto rischio di deflagrazioni accidentali.

Il materiale, suddiviso in decine di confezioni e in parte riconducibile ad acquisti effettuati tramite canali commerciali, sarebbe stato verosimilmente destinato alla vendita e all’utilizzo durante le imminenti festività natalizie. Tutti gli artifizi sono stati sottoposti a sequestro, mentre il detentore, un uomo del posto, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Palmi per il reato di fabbricazione o commercio abusivo di materie esplodenti.

L’intervento rientra nel più ampio e capillare dispositivo di prevenzione messo in campo dall’Arma dei Carabinieri, ulteriormente rafforzato in questo periodo dell’anno per contrastare il fenomeno dei botti illegali, responsabile ogni anno di gravi incidenti. Un’azione che conferma l’attenzione costante dei Carabinieri alla sicurezza dei cittadini e alla prevenzione di eventi che potrebbero avere conseguenze drammatiche.

Si precisa che il soggetto denunciato è da ritenersi presunto innocente fino a sentenza definitiva di condanna, nel rispetto del principio costituzionale della presunzione di non colpevolezza.