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COSENZA – Coltivava funghi allucinogeni in un comune del Tirreno cosentino, ma la Guardia di Finanza lo ha scoperto e denunciato nell’ambito di uno dei tanti controlli promossi sul territorio provinciale, dai militari guidati dal colonnello Marco Grazioli per il contrasto ai reati in materia di sostanze stupefacenti. Le fiamme gialle hanno provveduto al sequestro di circa un chilogrammo di funghi allucinogeni e di un kit per la loro coltivazione, composto da fertilizzanti, semi, e strumentazione elettrica, necessaria per generare il calore necessario alla realizzazione di una serra in miniatura. La scoperta dei finanzieri è giunta dopo una mirata attività investigativa svolta nei confronti di soggetti sospettati di utilizzare, coltivare e commerciare droghe di vario tipo. Nei guai è finita un giovane di 23 anni di origini ucraine trovata in possesso di un pacco proveniente dall'Olanda e, al cui interno, sono stati rinvenuti funghi allucinogeni. Presso l'abitazione dell’ucraino è stato rinvenuto altro stupefacente, dello stesso tipo e pronto per essere utilizzato, oltre ai fertilizzanti utilizzati per la fabbricazione dei funghi allucinogeni tra le mura domestiche. Il ventitreenne rischia la reclusione da 6 a 20 anni ed una multa da 26.000 euro a 260.000 euro. L'assunzione di funghi allucinogeni, informa un comunicato della Guardia di Finanza, è un fenomeno in progressivo aumento fra i giovani. Lo stupefacente, composto principalmente da un alcaloide, la psilocina, è capace di indurre effetti psichedelici simili a quelli del Lsd, motivo per cui la sostanza è classificata tra le droghe più pericolose per la salute.