Reggio Calabria

Smaltimento illecito di rifiuti sanitari pericolosi: sequestrata Villa Aurora, quattro indagati nell’inchiesta - NOMI

Nel mirino della Procura l’ad della casa di cura, sua moglie, il responsabile amministrativo e il direttore sanitario

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di Redazione
27 gennaio 2024
08:21

Nei giorni scorsi, gli agenti della polizia di Stato della squadra mobile di Reggio Calabria, unitamente ai militari dell’Arma dei carabinieri del nucleo operativo ecologico di Reggio Calabria, hanno dato esecuzione al sequestro preventivo emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari della Casa di cura Villa Aurora di Reggio Calabria.

La misura cautelare reale, che ha interessato le quote e l’intero patrimonio aziendale, scaturisce dall’attività investigativa avviata dal personale operante dopo l’esecuzione avvenuta lo scorso 30 novembre di un analogo provvedimento, relativo al solo ramo dell’azienda riconducibile alla struttura sanitaria. Le indagini hanno messo in evidenza l’inesistenza di modalità alternative di smaltimento di rifiuti speciali liquidi, anche a rischio infettivo.


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Tra i reati contestati, il delitto di inquinamento ambientale e la reiterazione della condotta di scarico illecito delle acque reflue, in assenza di titolo autorizzativo e adeguato sistema di trattamento, già accertato diversi anni fa sempre dai militari del Noe nel corso di una attività di controllo.

La fase esecutiva dell’attuale misura cautelare ha visto il coinvolgimento anche di personale Arpacal e Idrorhegion Scarl, che hanno eseguito ulteriori verifiche sulle attuali modalità di trattamento e smaltimento della acque reflue industriali prodotte dalla struttura.

Nell'inchiesta ci sono quattro indagati. Si tratta dell'amministratore delegato della casa di cura Villa Aurora Giorgio Crispino, di 60 anni, di Cosenza, sua moglie Bruna Scornaienchi (60), di Cosenza, il responsabile amministrativo Maria Grazia Germanò (65), di Reggio Calabria, e il direttore sanitario Gaetano Topa. Per garantire una soluzione di continuità nell'erogazione dei servizi sanitari a favore dei pazienti in cura presso la clinica, il gip ha nominato due amministratori giudiziari a cui è stata affidata la gestione dell'intero patrimonio aziendale della società.

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