Il 35enne di Corigliano-Rossano, già detenuto a Barcellona Pozzo di Gotto, avrebbe avuto in possesso la pistola usata nel tentato omicidio di Giovanni Scigliano sul lungomare Sant’Angelo
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Una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa nei confronti del 35enne Giovanni De Luca, originario di Corigliano-Rossano e già detenuto nel penitenziario di Barcellona Pozzo di Gotto. Il provvedimento, disposto dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Castrovillari su richiesta della Procura, riguarda la detenzione illegale di un’arma da fuoco, una pistola mai ritrovata che, secondo gli inquirenti, sarebbe stata usata per compiere il tentato omicidio del 49enne Giovanni Scigliano di Mirto Crosia.
L’episodio risale al pomeriggio del 21 luglio scorso, quando sul lungomare Sant’Angelo, nei pressi del lido “Baffo Bianco”, un uomo rimase ferito da un colpo d’arma da fuoco. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Castrovillari diretta dal procuratore capo Alessandro D’Alessio, sono state condotte dalla Squadra Mobile di Cosenza e dal Commissariato di Polizia di Corigliano-Rossano.
Gli investigatori hanno accertato che De Luca non possedeva alcun titolo per la detenzione o il porto dell’arma, circostanza che ha determinato l’emissione dell’attuale misura cautelare.
Nel corso delle indagini erano già stati fermati due complici, Gianluca e Giuseppe Pio Pacenza, zio e nipote, accusati di una rapina in concorso avvenuta poco prima della sparatoria, nel parcheggio dell’Acquapark della Zolfara. Il 25 luglio, il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto aveva convalidato il fermo, disponendo la custodia cautelare per tutti e tre gli indagati.
L’operazione, svolta anche con il supporto dei Carabinieri e sotto la direzione del Questore Giuseppe Cannizzaro, conferma l’impegno delle forze dell’ordine nel contrasto ai reati che minacciano la sicurezza del territorio.