Dopo la netta riconferma elettorale, il presidente Roberto Occhiuto lavora senza sosta alla formazione della nuova squadra di governo regionale.

Un mosaico complesso, dove pesi politici, equilibri di genere e rivalità interne si intrecciano in un disegno tanto delicato quanto significativo: la Calabria si prepara a una Giunta “politica”, ma con una marcata impronta femminile e territoriale.

Occhiuto verso la seconda Giunta: tra conferme e nuovi ingressi

Forza Italia resta il perno dell’intera coalizione. In pole position per la riconferma l’assessore all’Agricoltura Gianluca Gallo, autentico mattatore elettorale e tra i più votati in assoluto.

Accanto a lui si fa sempre più spazio la sindaca di San Giovanni in Fiore Rosaria Succurro, che grazie al suo risultato personale potrebbe rappresentare la “quota rosa” forzista. Quasi certamente al Turismo e grandi eventi.

A completare il quadro azzurro, circola con insistenza l’ipotesi di un tecnico esterno, Marcello Minnenna, figura di area manageriale che darebbe alla nuova compagine un’impronta più amministrativa e meno politica.

Fratelli d’Italia: Wanda Ferro o Antonio Montuoro?

Il partito della premier Giorgia Meloni è alle prese con una scelta cruciale.

Da un lato, la leader regionale Wanda Ferro, figura di spicco nazionale e sottosegretaria all’Interno, resta in corsa per la vicepresidenza della Giunta come garanzia istituzionale e continuità politica; dall’altro cresce il nome del consigliere regionale Antonio Montuoro, astro nascente di Fratelli d’Italia, reduce da un eccellente risultato elettorale e oggi al centro delle valutazioni romane.

Fonti vicine al partito confermano che la Meloni starebbe valutando proprio Montuoro come possibile ingresso in Giunta al posto della Ferro, che - pur mantenendo un ruolo di peso a livello nazionale - non è entrata nel nuovo Consiglio regionale.

A seconda della coppia, Montuoro-Calabrese (o in alternativa Ferro–Calabrese), Fratelli d’Italia coprirebbe la propria quota di due assessori, spostando la questione della “quota rosa” sulla Lega.

Ma non mancano tensioni: qualora FdI decidesse di puntare su Montuoro, il partito potrebbe sacrificare un profilo come Giovanni Calabrese, aprendo un confronto interno che rischierebbe di lasciare strascichi.

Noi Moderati e Lega: strategie e equilibri interni

Nel mosaico centrista si colloca Vito Pitaro, volto storico di Noi Moderati, vicino a Maurizio Lupi e da sempre parte integrante del progetto Occhiuto.

Il suo nome è considerato un punto di equilibrio utile a garantire inclusione e stabilità nella nuova maggioranza. Tuttavia, l’assenza di una quota femminile potrebbe spingere anche i moderati a indicare un profilo donna, inserendo un elemento di novità nel quadro complessivo.

È però nella Lega che si gioca la partita più delicata. Il commissario provinciale di Reggio Calabria Peppe Mattiani, forte di consenso e riconoscimento politico, attende di capire come il Carroccio vorrà bilanciare rappresentanza e parità di genere.

Spetta infatti alla Lega completare il quadro con l’indicazione di un’assessora donna, in linea con le norme sulla parità. Rimane forte l’ipotesi ‘esterna’ della parlamentare Simona Loizzo. E se Occhiuto non terrà per se la pesantissima delega della Sanità, potrebbe toccare proprio alla Loizzo.

Si profila un nuovo braccio di ferro interno tra Mattiani e Filippo Mancuso: chi resterà in Consiglio regionale e chi assumerà un ruolo di vertice politico?

Mattiani potrebbe optare per il ruolo di capogruppo o la guida di una commissione di peso, lasciando spazio a una donna nel governo regionale.

Sul fronte istituzionale, invece, la riconferma di Filippo Mancuso alla presidenza del Consiglio regionale appare ormai scontata, in nome della continuità politica e degli equilibri di coalizione.

Il rebus delle presidenze e l’ipotesi Cirillo

In casa Forza Italia, circola anche il nome di Salvatore Cirillo, tra i più votati del partito, per un incarico di prestigio in Consiglio. Non si esclude infatti che possa ambire proprio alla presidenza del Consiglio regionale, anche se l’ipotesi Mancuso resta al momento la più accreditata.

La scelta definitiva sarà frutto di un compromesso politico tra equilibrio territoriale e peso elettorale.

Verso una Giunta di equilibrio

Secondo le ultime ricostruzioni, la nuova squadra di governo potrebbe articolarsi così:

Presidente: Roberto Occhiuto (FI)

Vicepresidente: Antonio Montuoro o Wanda Ferro (FdI)

Assessori: Gianluca Gallo (FI), Rosaria Succurro (FI), Marcello Minnenna (FI - esterno), Giovanni Calabrese o Wanda Ferro e Antonio Montuoro (FdI), Vito Pitaro (NM)?, Simona Loizzo o comunque una donna per la Lega.

Presidente del Consiglio regionale: Filippo Mancuso (Lega) o Salvatore Cirillo (FI)

Il messaggio politico: pragmatismo e parità

Con questa formula, Occhiuto punta a consolidare l’immagine di un centrodestra coeso, pragmatico e attento alla rappresentanza femminile, senza rinunciare alle logiche di equilibrio tra partiti.

Una Giunta che, almeno sulla carta, unisce competenza, territorialità e continuità politica, ma che dovrà presto misurarsi con il banco di prova più difficile: quello del consenso reale e della gestione dei grandi dossier regionali - dalla sanità alle infrastrutture, passando per lo sviluppo locale.

Secondo fonti accreditate, la partita si potrebbe chiudere tra domenica e lunedì, quando si conoscerà la nuova composizione della Giunta regionale calabrese.

Si prevede un fine settimana che potrebbe cambiare gli equilibri di potere all’interno dei partiti. Ad avere una parola decisiva sarà il segretario regionale di Forza Italia, Francesco Cannizzaro. Corre voce che la lista definitiva della nuova giunta (con un allegato l’elenco degli incarichi più importanti da assegnare) sarà chiusa lunedì sera in un faccia a faccia Occhiuto-Cannizzaro in noto albergo calabrese. Gli interessati smentiranno (per ovvi motivi), ma l’incontro comunque avverrà.