La testimonianza

Terremoto, l’eurodeputata calabrese Laura Ferrara in Marocco: «Terrore, urla e macerie. È stato terribile»

Il drammatico racconto dell’esponente cinquestelle che è a Marrakech con la famiglia per un periodo di ferie e per festeggiare il suo compleanno. Secondo la Farnesina sono circa 200 gli italiani attualmente nel Paese magrebino

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di Massimo Clausi
9 settembre 2023
12:28
Laura Ferrara nel riquadro
Laura Ferrara nel riquadro

C’è anche l’eurodeputata cosentina Laura Ferrara in queste ore in Marocco. L’esponente del M5s è a Marrakech insieme alla sua famiglia. Era andata in Marocco per un breve periodo di ferie e per festeggiare il suo compleanno. La famiglia Ferrara aveva scelto di alloggiare nella Medina di Marrakech, la zona più vecchia della città. Sono circa 200 gli italiani presenti nell'area colpita dal sisma e non risultano vittime o feriti, ha ribadito questa mattina il ministro degli Esteri Antonio Tajani

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«Stavamo per metterci a letto quando abbiamo avvertito la scossa. È stato terribile, le mura sembravano di gomma e le scosse sembravano non finire mai - ci racconta - Prima siamo rimasti nel Riad in pigiama. sentivamo urla e vedevamo nubi di polvere che si levavano intorno a noi. Poi ci siamo infilati un pantaloncino e una maglietta, abbiamo messo cose a casaccio nello zaino e siamo scappati per strada. Insieme a noi centinaia di persone. Siamo stati portati fuori dal riad (tipiche abitazioni disposte su diversi piani, divise da giardini interni e cortili, ndr) in una zona senza edifici. Una situazione davvero surreale. Abbiamo visto interi edifici crollati. Siamo rimasti in strada fino alle tre di notte, soltanto verso le quattro siamo tornati nel riad, ma la situazione è davvero complessa».  


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«Ho contattato stamattina l’ambasciatore italiano in Marocco che mi ha tranquillizzata - dice - perché è molto difficile avere notizie e la macchina dei soccorsi viaggia a rilento perché in alcune zone manca l’elettricità e ci sono strade interrotte. Lasciare il Paese oggi è praticamente impossibile perché c’è stato un assalto agli aeroporti che sono andati in tilt e tutti gli aerei sono strapieni. Dovremmo provare a raggiungere Casablanca o Rabat e vedere da lì se ci sono voli, ma sarebbe un’altra odissea. Abbiamo deciso di rimanere per il momento qui a Marrakech visto che la situazione è abbastanza tranquilla. L’importante è che stiamo tutti bene».

Giornalista
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