È mezzogiorno di una domenica tranquilla in via Agliostro. Tre fratellini – due gemelli di 8 anni e il fratello maggiore di 13 – giocano a pallone nel cortile della loro abitazione. Lì dove sono in corso piccoli lavori edili: una ruspa, due carriole e del materiale da costruzione fanno da sfondo al loro gioco. Poi, all’improvviso, il crollo. Un muro si sgretola e precipita su di loro, travolgendoli. Ad avere la peggio è uno dei due gemelli, che rimane seppellito sotto una montagna di detriti.

Le sue condizioni appaiono subito gravissime: fratture multiple, schiacciamento del torace e dell’addome. Scatta il trasporto d’urgenza in elisoccorso all’ospedale di Messina, dove il piccolo viene sottoposto a un delicato intervento chirurgico.

A Gioia Tauro un muro è crollato travolgendo tre fratellini. I soccorsi sono partiti immediatamente: due sono stati trasportati all’ospedale di Polistena, mentre il terzo è arrivato a Messina grazie all’elisoccorso.

La prognosi resta riservata. Gli altri due fratellini, feriti in maniera più lieve, vengono trasferiti all’ospedale di Polistena. Sul posto intervengono i carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro, che mettono in sicurezza l’area e avviano le indagini per chiarire le cause del crollo. Il cortile, apparentemente adibito a cantiere, viene transennato. Al momento si ipotizza il cedimento strutturale di un muro di contenimento, forse reso instabile anche dalle piogge dei giorni scorsi.

Abbiamo raggiunto il sindaco di Gioia Tauro, Simona Scarcella, visibilmente provata dall’accaduto: «Le notizie che ci sono arrivate ieri sera – spiega – ci dicono che il fratello maggiore e uno dei gemelli hanno riportato qualche trauma, ma non sono in pericolo di vita. La situazione più grave riguarda l’altro gemellino, politraumatizzato e trasportato in elicottero a Messina. È una situazione che ci riempie di angoscia. Purtroppo – prosegue Scarcella – si tratta di una terribile fatalità. Tutta la città è sconvolta. Per rispetto del dolore della famiglia non abbiamo ancora voluto contattarli direttamente: in questi momenti ogni energia dev’essere dedicata alla salute dei bambini, soprattutto del piccolo in condizioni critiche».