Ad annunciarlo il ministro Anna Maria Bernini con le istituzioni calabresi che avranno un incremento rispetto all’anno precedente
Tutti gli articoli di Cultura
PHOTO
Le Università calabresi
«Aumentano le risorse per le università della Calabria. È di 197.420.884 euro lo stanziamento previsto per il 2025 dal Fondo di Finanziamento Ordinario, il principale strumento per l'assegnazione delle erogazioni pubbliche agli atenei per le spese di funzionamento e del personale. Il Ministro Anna Maria Bernini ha firmato il decreto che va a ripartire il Fondo a tutte le università. Per quelle della Calabria l'incremento è l'2% rispetto al 2024 e del 21% rispetto ai 163.028.602 euro stanziati nel 2019». Lo riferisce un comunicato del ministero dell'Università e Ricerca.
«Un Paese che crede nel futuro - ha commentato il ministro Bernini - investe nell'Università e nella Ricerca perché è questa la strada della crescita. E il Fondo di Finanziamento Ordinario destinato ai nostri atenei è l'asse portante di questo percorso. Quest'anno la dotazione del Fondo è aumentata di 336 milioni rispetto al 2024, fino a raggiungere un totale di 9,4 miliardi. Possiamo essere orgogliosi di un cammino che sa difendere le sue priorità: valorizzare i giovani, attirare talenti, accettare le sfide di un mondo in rapido cambiamento. Abbiamo l'ambizione di poter avere un ruolo da protagonisti: perché se facciamo crescere la nostra Università, cresce l'Italia».
In particolare, la "Magna Graecia” di Catanzaro riceverà 55.495.237 euro (il 4% in più rispetto al 2024), la “Mediterranea” di Reggio Calabria potrà contare su un finanziamento di 31.722.931 euro, mentre le risorse destinate all'Università della Calabria di Rende ammontano a 110.202.716 euro. «L'incremento dei finanziamenti alle università calabresi - si aggiunge nella nota - s'inserisce in un quadro di generale crescita delle risorse destinate agli atenei italiani. Il Fondo di Finanziamento Ordinario ammonta quest'anno a 9,4 miliardi di euro con uno stanziamento di 336 milioni di euro in più rispetto al 2024».