“Il Sogno di Jacob” arriva in Spagna con la presenza dei suoi autori per la giornata dedicata all’arte contemporanea organizzata dall’Associazione calabresi in Spagna. Presente anche il creativo Massimo Sirelli
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L'artista Nik Spatari in una scena del docufilm di Luigi Simone Veneziano "Il sogno di Jacob"
L’Associazione CalabrES, Calabresi in Spagna, presieduta da Anna Sacco, presenta “Calabria Inspira”, una giornata interamente dedicata all’arte contemporanea calabrese, in programma il 2 dicembre 2025 alle ore 10 presso la Scuola Italiana di Madrid.
Durante l’evento sarà proiettato il docufilm “Il Sogno di Jacob”, diretto da Luigi Simone Veneziano, che racconta la vita e l’opera di Nik Spatari e del suo Musaba – Museo Santa Barbara dell’Aspromonte. Il film offre uno sguardo unico sul percorso creativo dell’artista calabrese, insieme alla moglie Hiske Maas, e sull’eccezionale fusione tra arte, memoria e territorio che ha trasformato il Musaba in un laboratorio di sperimentazione senza eguali.
Il regista e la sceneggiatrice, Alessia Principe, accompagneranno la proiezione raccontando il processo creativo del docufilm, le scelte narrative e le sfide di tradurre in immagini un’arte così complessa e viscerale. Sarà un momento di dialogo diretto con il pubblico, per scoprire la genesi delle opere di Spatari e il rapporto tra cinema, storia dell’arte e territorio calabrese.
“Il Sogno di Jacob” – disponibile su Prime Video - non è solo un docufilm: è un’esperienza immersiva nel cuore dell’Aspromonte, tra installazioni, sculture e architetture visionarie, che restituisce la forza creativa di Spatari e la magia del Musaba, trasformando ogni spettatore in testimone di un universo artistico unico.
A moderare l’incontro ci sarà Alberto Luchini, noto critico cinematografico e giornalista culturale, da anni voce autorevole e punto di riferimento nel panorama ispano-italiano.
Ospite dell’evento anche l’artista Massimo Sirelli che offrirà una testimonianza diretta della sua visione artistica, portando a Madrid una delle espressioni più vivaci e riconoscibili dell’arte calabrese. Le sue creazioni, in particolare i celebri “Robot” e le sue installazioni, sono un esempio felice di come si possano fondere il gioco, il design e la ricerca estetica, riscuotendo successo e visibilità sia in Italia che all’estero.

