L’intervista

Sistema bibliotecario vibonese, il presidente Signoretta si congeda: «Ora la Regione decida se chiuderlo o finanziarlo»

VIDEO | Il sindaco di Jonadi chiude il suo anno di mandato alla guida dell’ente culturale e invoca l’intervento della politica regionale: «Non si resti nell’inerzia». Il 6 febbraio l’assemblea dei sindaci chiamata a eleggere una nuova guida per l'ente

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di Stefano Mandarano
29 gennaio 2024
14:24

Tornerà a fare il sindaco a tempo pieno nella sua Jonadi, dopo un anno di mandato, da presidente, del Sistema bibliotecario vibonese. Fabio Signoretta, a 27 anni uno degli amministratori più giovani d’Italia, un anno fa ha raccolto una sfida importante, quasi proibitiva, mettendosi alla guida dell’ente, per anni riferimento culturale dell’intera regione, in una fase in cui navigava in acque a dir poco agitate. Ora è tempo di bilanci…

«Sicuramente è stato un anno molto intenso dal punto di vista dell’impegno profuso a favore questo ente - afferma Signoretta -. Un impegno suddiviso in due tronconi, sia sul fronte amministrativo ed economico-finanziario (perché sappiamo che il Sistema bibliotecario si trova in una situazione di oggettiva difficoltà) ma anche dal punto di vista culturale e artistico, con una serie di iniziative che sono state portate avanti. Tra i risultati conseguiti - ha aggiunto Signoretta - c’è sicuramente l’approvazione dei bilanci consuntivi mancanti: tre annualità 2020, 2021 e 2022, che consentono all’ente di cristallizzare una situazione debitoria, approvata dall’assemblea dei sindaci, che ci consente di avere contezza del debito. Poi, sono stati approvati i regolamenti interni; è stata seguita una procedura ad evidenza pubblica per individuare direttore e revisore dei conti e quindi restituite le figure tecniche necessarie a lavorare in una situazione di normalità amministrativa. Tra le altre cose misure positive ricordo l’introduzione del congedo mestruale per le dipendenti. Quindi, massima attenzione alla situazione di difficoltà amministrativa e contabile ma senza dimenticare che siamo un ente pubblico - ha aggiunto il presidente uscente - che deve lavorare sul territorio per la promozione della cultura e della lettura».


Tanti gli sforzi per ritornare alla normalità ma la situazione non può certo dirsi in piena sicurezza, anzi c’è il rischio che il polo dell’ex convento di Santa Chiara chiuda i battenti, tanto che Signoretta invoca una presa di posizione da parte della Regione.

«Noi abbiamo fatto tutto quello che era possibile, adesso tocca alla politica quantomeno regionale prendere posizione. L’ho detto in modo chiaro: è legittimo tutto, sia continuare ad investire ma anche prendere strade diverse, riformando l’ente o chiudendolo. Tutto si faccia però nella massima trasparenza e in tempi certi, non si lasci prevalere l’inerzia. Si decida se investire oppure chiudere. L’importante è farlo nella correttezza di chi ci opera all’interno».

Quindi rincara: «È fondamentale in questo momento che la dirigenza regionale decida: oggi il Sistema non ha strumenti normativi né finanziari per risollevarsi. Noi abbiamo messo in campo uno sforzo di credibilità. L’assembla ha messo ordine e approvato bilanci, sfatando quello che era diventato un vero e proprio tabù nella massima trasparenza amministrativa. Ma è chiaro che le risorse che servono ora non possono essere messe in campo dai Comuni. Da qui il mio appello a prendere decisioni celeri e a rendere onore anche ai creditori che attendono risposte».

Il prossimo 6 febbraio l’assemblea dei sindaci sarà chiamata a votare il nuovo presidente. Signoretta ha già chiarito che lascerà spazio ad un altro primo cittadino.

«È giusto - commenta sul punto - ridare energia ed entusiasmo. Il mio auspicio è di tornare a fare il sindaco a tempo pieno a servizio della mia comunità che mi ha dato questo incarico. Resta un principio: a prescindere da chi sarà la prossima guida questa dovrà avere strumenti diversi, per non vivere le stesse difficoltà degli anni passati. Strumenti che siano normativi e anche finanziari per dare futuro al Sistema bibliotecario. Mi auguro - conclude Signoretta - che nella prossima assemblea ci possano essere degli amministratori che decidano di spendersi e quindi di assicurare il giusto turn over in termini di energia ed entusiasmo».

Giornalista
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