VIDEO | Confronto a Corigliano Rossano tra docenti, tecnici e operatori su pratiche agronomiche, innovazione varietale, controllo biologico, monitoraggi Arsac e formazione per affrontare le minacce emergenti
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Il bilancio fitosanitario dedicato agli agrumi ha offerto un quadro chiaro delle dinamiche che stanno caratterizzando il settore nel biennio 2024-2025. La giornata di confronto che si è tenuto a Corigliano Rossano nei giorni scorsi ha riunito ricercatori, tecnici e operatori che, attraverso esperienze e analisi, hanno evidenziato l’importanza di una gestione attenta e organica degli impianti agrumicoli.
Il professore Antonio Polito, docente di patologia vegetale, ha richiamato il peso delle pratiche agronomiche nella tutela delle colture: «Le pratiche economiche, come la potatura e la gestione dell’impianto, permettono risultati notevoli e riducono l’uso di prodotti chimici». Ha spiegato come l’approccio integrato, sostenuto anche da soluzioni biologiche, consenta di mantenere una difesa efficace, evitando trattamenti superflui. Polito ha insistito sul ruolo della ricerca: «Finanziando la ricerca si ottengono metodi che passano dal laboratorio al campo».
Tra i progressi citati vi sono l’affinamento delle tecniche di intervento e il miglioramento delle varietà, oggi più resistenti alle malattie e ai cambiamenti climatici. L’esperto ha inoltre segnalato l’urgenza di investimenti più costanti, affinché il settore non rimanga privo di risorse quando i programmi attuali termineranno.
Nessuna criticità sugli agrumi
Sul fronte territoriale, Antonio Di Leo, direttore del Centro Sperimentale Arsac di Mirto, ha confermato un quadro stabile: «Non ci sono criticità particolari sugli agrumi in Calabria». L’unica novità è la presenza dell’aleurocandus spiniferus in nuovi comuni, compreso Corigliano Rossano. Di Leo ha chiarito le misure previste nelle zone colpite: «Nelle aree dove è stato individuato il parassita non si possono raccogliere e commercializzare frutti affogliati, e il materiale di potatura deve essere distrutto». Il direttore ha evidenziato la collaborazione tra Arsac e servizio fitosanitario: «Funziona benissimo, soprattutto per la divulgazione».
I bollettini settimanali diffusi dall’ente offrono indicazioni aggiornate per ogni area produttiva e rappresentano uno strumento centrale per agricoltori e tecnici. Guardando al futuro, Di Leo ritiene prioritaria la formazione: «La gestione di un agrumeto non è solo chimica. Una corretta potatura, una gestione del suolo adeguata e l’irrigazione incidono molto sugli aspetti fitosanitari». Ha poi ricordato il peso dei controlli e il ruolo della produzione biologica, in cui la Calabria mantiene una quota elevata. Meta (150 caratteri): Analisi del bilancio fitosanitario su agrumi, con contributi tecnici e focus su gestione, ricerca, parassiti emergenti e formazione degli operatori. Tag: agrumi, fitosanitario, ricerca agricola, arsac, calabria, produzione agricola, parassiti

