Una gestione oculata ed equilibrata dei conti, una spesa contenuta e maggiori risparmi con il ricorso ad anticipazioni di cassa e all’avanzo di amministrazione. Sulla carta la manovra finanziaria 2025 «non presenta particolari criticità» ma il costo della sanità, le spese per gli organi politici e il risultato di amministrazione dei rendiconti 2023 e 2024 sono un problema, ed alcuni passaggi tecnici sui conti si dimostrano di difficile lettura ed interpretazione. Lo dice la Corte dei Conti nel suo Giudizio di parificazione del rendiconto generale della Regione Calabria. L’assestamento del bilancio di previsione 2024/2026 ha ricevuto l’ok dalla Corte dei Conti ma con una «revisione significativa» di alcune voci di spesa. In generale, per la manovra finanziaria 2025, i rilievi mossi dalla magistratura contabile si riferiscono al quadro di conformità e coerenza finanziaria di alcuni capitoli di bilancio. Preoccupa la spesa sanitaria in tutte le sue componenti perché è causa di un «elevato grado di rigidità del bilancio» dal momento che consuma il 63,4% delle risorse dell’ente.

I dubbi sui costi della politica

Il secondo rilievo riguarda i costi di gestione degli organi politici. Giunta e Consiglio costano 160 milioni di euro. «L'ammontare delle risorse trasferite al Consiglio regionale non viene interamente impiegato - lamenta la Corte dei Conti - generando un avanzo disponibile. Ciò - è scritto nella relazione - comporta una stima oggettivamente inattendibile del reale fabbisogno finanziario e denota una totale assenza di attività volte a adottare misure correttive. Di fatto, una parte dell'avanzo disponibile del Consiglio viene annualmente restituita alla Giunta».

Per la magistratura contabile «la sovrastima dei fabbisogni del Consiglio Regionale comporta l'immobilizzazione di risorse pubbliche che potrebbero essere destinate ad altri scopi o contribuire al risanamento del bilancio». E potrebbe rappresentare «un potenziale danno erariale per spreco di risorse o mancata ottimizzazione del loro impiego».

C’è poi il capitolo relativo al risultato di amministrazione nel confronto tra i dati del Rendiconto 2024 e quelli del 2023. Nel 2023 la parte disponibile di risorse risultava negativa per una quota pari a 58 milioni e 723mila euro, mentre nel 2024 la Regione ha attestato «un miglioramento complessivo di 116.566.563,53 euro tra i due esercizi». Nella sua relazione la Corte dei Conti sostiene che «il passaggio da un disavanzo disponibile a un avanzo disponibile è un segnale apparentemente positivo» e che «la sua sostenibilità e la natura delle "economie di spesa" devono essere attentamente verificate». «Un'eccessiva sovrastima degli accantonamenti immobilizza ingenti risorse pubbliche che - sostiene la Corte dei Conti - potrebbero essere destinate a finalità di sviluppo, al risanamento del disavanzo o alla riduzione della pressione fiscale, in palese contrasto con i principi di efficienza ed economicità dell'azione amministrativa. Tale prassi, peraltro, rende il bilancio di previsione un documento scarsamente attendibile rispetto al reale fabbisogno finanziario dell'ente, come già rilevato con riferimento alle risorse trasferite al Consiglio regionale. Il risultato di amministrazione positivo, pertanto, rischia di non essere il frutto di un miglioramento strutturale della gestione, ma - conclude la relazione- la conseguenza di una programmazione iniziale non accurata, che maschera debolezze nella capacità di pianificazione e dimensionamento della spesa».

Il bilancio di previsione 2024/2026

L’assestamento del bilancio di previsione 2024/2026 ha ricevuto l’ok dalla Corte dei Conti ma con una «revisione significativa» di alcune voci di spesa. I residui attivi ammontano a 5 miliardi e 877 milioni mentre i residui passivi arrivano a 4 miliardi e 389 milioni. Per assicurare la copertura degli impegni esigibili nell'anno 2024, è stata iscritta nello stato di previsione dell'entrata la somma di 1 miliardo e 140 milioni proveniente per il 75%, 864 milioni, da un fondo di cassa accantonato e per il restante 25% da un fondo pluriennale vincolato di 276 milioni. Il bilancio della Regione risulta pari a 6 miliardi e 45 milioni di euro con un avanzo di amministrazione di 52 milioni e 783mila euro. «Le manovre di assestamento - è scritto nel Giudizio di parificazione del rendiconto generale della Regione - hanno generato un incremento delle entrate, derivante, ad esempio, dalla restituzione dell'avanzo di amministrazione da parte del Consiglio Regionale per 8.902.694,29 euro». Si sono tuttavia registrate anche minori entrate, in particolare a causa della riduzione del Fondo anticipazione di liquidità con 1.420.167,01 euro in meno. Sul versante della spesa, sono stati rilevati risparmi significativi, come i 3.995.362,89 euro rivenienti dal fondo perdite società partecipate. Allo stesso tempo, sono emersi maggiori fabbisogni, tra cui 5.011.729,96 euro per il fondo crediti di dubbia esigibilità, 2.113.125,80 euro per pignoramenti e 1.180.695,49 euro per il fondo contenzioso.

Il bilancio di previsione 2025-2027

Le risorse per i fondi speciali, destinate alle politiche sociali, ai servizi per l’infanzia o al sostegno dell’economia del territorio, ammontano per la parte corrente a 424 milioni e 891mila euro e per la parte in conto capitale a 90 milioni di euro. Il contributo agli obiettivi di finanza pubblica è pari a 12 milioni e 489mila euro. A questa somma si aggiungono 280 milioni accantonati dal contributo per le regioni stabilito dall’ultima legge di bilancio dello Stato. La spesa finanziata dalla Regione con risorse proprie ammonta a 805 milioni e 251mila euro. Nel 2025 c’è stato un incremento di 25 milioni e 701mila euro rispetto all’anno precedente. Il 21,6% di questa somma, 160 milioni di euro, è destinato al funzionamento della Giunta e del Consiglio regionale. Il 17%, 136 milioni, serve a pagare i mutui regionali e degli enti locali ed il 16,6%, 133 milioni, finanzia gli enti sub regionali.

Gli equilibri di bilancio

La Regione per il triennio 2025/2027 ha raggiunto il saldo a pareggio e l'equilibrio di parte corrente si presenta positivo in tutte le annualità: 87 milioni nel 2025 e 79 milioni nelle due annualità successive. Queste somme compensano i saldi negativi della parte in conto capitale, garantendo l'equilibrio complessivo. Per la Corte dei Conti «un punto di forza della gestione finanziaria è l'utilizzo dell'avanzo di amministrazione presunto dell'esercizio 2024, stimato in 193.713.843,95 euro, per finanziare le spese correnti e, in particolare, il fondo anticipazione di liquidità».