La protesta

A Catanzaro tirocinanti di nuovo in piazza: «Chiediamo un lavoro dignitoso, è ora di dare risposte concrete»

VIDEO E FOTO | In 700 questa mattina alla manifestazione indetta dalle sigle sindacali dopo l'incontro in Regione da cui è emersa l'impossibilità di reperire le risorse necessarie alla contrattualizzazione di circa 4mila lavoratori delle amministrazioni pubbliche

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di Luana  Costa
7 maggio 2024
10:59

Tirocinanti di inclusione sociale di nuovo in piazza per la manifestazione indetta dalle sigle sindacali a seguito dell'ultimo incontro con l'assessore al Lavoro da cui è emersa l'impossibilità di reperire nuove risorse a copertura della contrattualizzazione dei circa 4mila lavoratori impiegati nelle amministrazioni pubbliche. Circa 700 i tirocinanti che questa mattina hanno inscenato una protesta in piazza Prefettura a Catanzaro, chiedono garanzie al Governo e alla Regione.


«Sono lavoratori e lavoratrici che chiedono un lavoro dignitoso e di qualità, che chiedono una contrattualizzazione dopo anni di lavoro negli enti pubblici», ha detto Angelo Sposato, segretario generale Cgil Calabria.

«Sono diventati lavoratori essenziali, non possono continuare a vivere con questo tipo di contratto, hanno bisogno di una contrattualizzazione – ha aggiunto –. Il Governo deve fare di più, i 5 milioni individuati non sono sufficienti, la normativa presenta alcune lacune che vanno migliorate perché esclude alcuni lavoratori e lavoratrici. Chiediamo alla Giunta regionale di impegnarsi a sostenere gli enti locali per attivare le contrattualizzazioni. Le chiacchiere sono finite, bisogna dare risposte concrete altrimenti alzeremo il livello della lotta che non si fermerà solo in Calabria».

«In piazza non ci sono solo 4.200 tirocinanti ma ci sono 4.200 famiglie», ha dichiarato Saverio Bartoluzzi, Usb. «Famiglie che tra qualche mese si ritroveranno in mezzo ad una strada e sarà un disagio sociale per tutta la Calabria. Si tratta di persone che guadagnano 700 euro misere ma servono a malapena a pagare tutte le utenze, la casa e portare un tozzo di pane a casa. Adesso basta, vogliamo diritti e dignità e libertà di voto. Ecco perché siamo in campagna elettorale».

L'incontro in Prefettura

Lo stato di agitazione resta. Lo hanno fatto sapere le sigle sindacali al termine dell'incontro in Prefettura a Catanzaro, durante il quale hanno ricevuto rassicurazioni sull'avvio di una interlocuzione con il Governo. L'intenzione è quella di organizzare a stretto giro un incontro con il sottosegretario al Lavoro per rappresentare al Governo le difficoltà di risoluzione della vertenza. Il prefetto di Catanzaro si è inoltre impegnato ad attivare un tavolo di concertazione. I sindacati hanno rappresentato la possibilità di reperire le risorse mancanti (circa 60 milioni) nella fase di approvazione dell'assestamento di bilancio che dovrà essere discusso a breve in Parlamento. Tra ottobre e novembre i contratti dei circa 4mila tirocinanti andranno a scadenza.

Giornalista
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