Regione Calabria

Centri per l’impiego, storia di un concorso fantasma: zero assunzioni dopo un anno dalla pubblicazione

Il 12 luglio 2022 il concorsone era stato presentato in pompa magna alla Cittadella dal presidente della giunta regionale, Roberto Occhiuto, dal presidente del Formez, Alberto Bonisoli e l’assessore regionale al Personale, Filippo Pietropaolo (ASCOLTA L'AUDIO)

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di Massimo Clausi
21 dicembre 2022
10:15

Un fantasma si aggira per la Calabria che fa registrare tassi di disoccupazione record soprattutto fra i giovani. È lo spettro del famoso concorsone per implementare gli organici dei cinque centri per l’impiego calabresi. Una storia che è partita il 31 dicembre del 2021 quando sulla gazzetta ufficiale è stata pubblicata l’indizione del concorso per la selezione di 487 unità di personale a tempo indeterminato e 81 unità a tempo determinato.

Fra pochi giorni, quindi, sarà esattamente un anno da quando è stato bandito il concorso ma le assunzioni effettuate son ben lungi dall’essere le 568 previste. Sapete quante sono? Semplicemente zero. Non solo, ma non è stata ancora pubblicata nemmeno una sola graduatoria ufficiale delle prove concorsuali che si sono pure svolte. Un vero mistero che resta inspiegabile anche se consideriamo la grande partecipazione al concorso. Per i 568 posti sono pervenute circa 47mila domande, come era normale aspettarsi per una regione che ha fame di lavoro come la Calabria. Fra l’altro queste assunzioni dovevano essere prodromiche ad un rilancio dei Centri per l’Impiego che significa anche un rilancio delle politiche attive del lavoro ovvero la parte del reddito di cittadinanza che non ha funzionato. D’Altronde sarebbe stato strano il contrario, se consideriamo ad esempio che a Cosenza e a Vibo i Centri per l’impiego non hanno nemmeno un ufficio per problemi di agibilità dei vecchi locali. Altro che intermediazione fra domanda e offerta di lavoro.


Eppure le premesse erano diverse. Il 12 luglio 2022 il concorsone era stato presentato in pompa magna alla Cittadella dal presidente della giunta regionale, Roberto Occhiuto, dal presidente del Formez, Alberto Bonisoli e l’assessore regionale al Personale, Filippo Pietropaolo. Nell’occasione si parlò con grande enfasi di uno dei concorsi più importanti mai svolti in Calabria al punto da doversi affidare a professionisti, come quelli del Formez, con il supporto addirittura della Guardia di Finanza per garantire la massima trasparenza e l’applicazione del criterio del merito per la selezione dei vincitori.

«Dal primo giorno del mio insediamento – disse nell’occasione Occhiuto – avevo promesso che avremmo avviato tutte le procedure di selezione utilizzando il Formez, con commissioni costituite direttamente dal ministero della Pubblica amministrazione, senza prove orali, in maniera tale che si annulli la discrezionalità e quindi si facciano concorsi il più trasparente possibile, e così è stato. E quindi oggi presentiamo questo concorso per i Centri per l’impiego: è un modo per dimostrare ai giovani calabresi che questo governo regionale vuole investire sul merito e sulla trasparenza ed è un modo anche per dimostrare al Paese che le istituzioni calabresi hanno l’intenzione di fare sul serio, cioè di qualificare l’apparato burocratico della Regione».

Forse si è un po’ esagerato nella trasparenza e nei controlli, al punto che la selezione si è impantanata. In conferenza stampa i protagonisti sostenevano che le prime prove si sarebbero tenute il 2, 3 e 4 agosto, le altre entro settembre. In effetti in agosto vengono convocati per sostenere le prime prove e concorrere per il profilo professionale di istruttore amministrativo contabile (diplomati), 26.356 candidati per 177 posti previsti. Nello specifico sono stati convocati: a Catanzaro 6423 candidati, a Reggio Calabria 7065 candidati, a Cosenza (Rende) sede 1, 5208 candidati, a Cosenza (Rende) sede 2, 4647 candidati, a Crotone 1329 candidati e a Vibo Valentia 1864 candidati.

Trascorrono mesi dalle prove e ancora oggi non risulta pubblicata alcuna graduatoria. Nessuna notizia si ha invece dei laureati concorrenti per il ruolo di “Istruttore direttivo amministrativo-finanziario” che non solo attendono di essere convocati per la prova ma, addirittura, non hanno avuto modo di vedere nemmeno la graduatoria preselettiva, basata solo sui titoli, per capire se siano stati ammessi o meno alla prova.

Tutta questa vicenda cade in un incredibile silenzio e nessuno spiega cosa sta realmente accadendo a parte qualche considerazione generica sull’elevato numero dei partecipanti e l’elevato numero di concorsi che gestisce il Formez. In molti, però, nel frattempo comincia a sorgere il dubbio se sia stata una scelta giusta quella di affidare ad un istituto prestigiosissimo, ma altrettanto pieno di impegni, la gestione di questa partita.

Fatto sta che, dopo altri mesi di silenzio, l’11 novembre del 2022, la Regione annuncia che entro metà dicembre verranno rese ufficiali le graduatorie definitive dei 177 posti per il profilo C per i quali si sono svolte le prove scritte ad agosto, mentre nei primi giorni di dicembre si svolgeranno le prove concorsuali dei profili D.

I tempi vengono rispettati. Infatti il 6 e 7 Dicembre 2022 si tengono le prove per profili di categoria D. In particolare il 6 dicembre c’è la prima selezione, per titoli ed esami, per l’assunzione di 52 unità di personale a tempo pieno e determinato, categoria D (specialista in servizi per il lavoro n. 37 unità; specialista informatico n. 5 unità; analista del mercato del lavoro n. 5 unità e specialista comunicazione n. 5 unità)

Il 7 dicembre, invece, si svolge il concorso, per titoli ed esami, per l’assunzione di 29 unità di personale a tempo pieno e determinato, categoria D di specialisti del lavoro.

Ma tutte queste prove come sono andate a finire? Ufficialmente non lo sa nessuno. Ad oggi nessuna graduatoria risulta pubblicata, nessuna assunzione fatta. Nonostante sia passato un anno dalla pubblicazione del concorso e nonostante queste assunzioni avrebbero costituito un volano per incrociare domanda e offerta di lavoro. E invece, malgrado la disoccupazione giovanile in Calabria raggiunga dati vicini al 50%, nessuno dalle parti della Cittadella, sembra avere particolare fretta.

Giornalista
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