Con una stagione turistica ormai alle porte e il mare come risorsa principale, il tema delle concessioni balneari alimenta il dibattito non solo in Calabria ma anche a livello nazionale. Ed è stato proprio questo il tema centrale affrontato nella puntata odierna di Dentro la notizia, format condotto da Pier Paolo Cambareri (clicca qui per rivedere la puntata). Ospiti della trasmissione, il sindaco di Soverato, Daniele Vacca e Luca Manica, presidente provinciale del Sib (Sindacato Italiano Balneari) per Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia.

Il caso Soverato

Nel corso della puntata, il primo cittadino della Perla dello Ionio è entrato nel dettaglio in quello che è stato definito il “Caso Soverato”, con l'annullamento da parte del Tar Calabria delle proroghe disposte dall’ente fino al 2027 in accoglimento di un ricorso presentato da una società di motonautica: «Dobbiamo partire dal principio e in particolare dall’intervento dello Stato (a seguito della direttiva Ue Bolkestein) con la legge 166 del 2024 (prevede la proroga le attuali concessioni fino al 30 settembre 2027, ma obbliga i Comuni a avviare le procedure di affidamento entro il 30 giugno 2027)». Ebbene, la compagine amministrativa guidata dal sindaco Vacca aveva quindi prorogato le concessioni balneari fino al 2027.

Il responso del Tar

La delibera era stata tuttavia impugnata da un’azienda di motonautica e proprio nei giorni scorsi il Tar si è espresso annullando le proroghe: «La questione a questo punto – spiega il primo cittadino – preoccupava non solo i proprietari dei lidi ma tutti gli operatori economici». Per risolvere l’impasse e salvare la stagione estiva in una delle località calabresi fulcro del turismo estivo, la compagine amministrativa aveva richiamato l’ex articolo 10 del Codice di navigazione: «Anche su questo il Tar ci ha bacchettato dicendo che non potevamo prorogare per tre anni ma solo in una situazione di contingenza. Abbiamo dunque ridotto l’efficacia delle concessioni che da 3 anni scendono a uno». In ballo, infatti, c’era la stagione turistica a Soverato.

Le concessioni balneari e la necessità di un quadro normativo chiaro

A prendere la parola, Manica (Sib): «Il sindaco di Soverato ha avuto molto coraggio seguendo quelle che erano le direttive della normativa italiana. Si è allineato alla legge, poi ci sono le sfumature che rischiano di fare la differenza». Il presidente provinciale del sindacato ha puntualizzato: «Il primo cittadino non sta difendendo i concessionari balneari ma le imprese locali. Parliamo di persone che hanno fatto la storia di Soverato e del nostro turismo regionale»

La bocciatura del Tar s’inserisce in un contesto preciso: «La 166 non dice che si può prorogare automaticamente al 2027 ma che gli amministratori possono prendere tempo fino al 2027 per poter attuare i bandi di gara». Un aspetto che Soverato non ha potuto curare «perché il sindaco sta provvedendo ad una ricognizione dei beni demaniali». Non solo: «Se da gennaio avesse voluto fare i bandi, li avrebbe fatti stabilendo dei criteri di indennizzo che si doveva inventare perché non sono uniformi a livello nazionale». Per questo viene sottolineata «la necessità di un quadro normativo più chiaro perché da almeno 4-5 anni le questioni delle concessioni demaniali si stanno discutendo attraverso i tribunali».

La gestione dei beni del demanio

Nel corso della puntata, si è anche discusso della gestione dei beni demaniali: «Soverato – ha spiegato il sindaco – ha un solo ufficio del Demanio accorpato ai Lavori pubblici con un solo funzionario. In questo modo gestiamo un bene demaniale di cui lo Stato incassa 400mila euro mentre ai Comuni resta 15-20mila euro. Gli enti lasciati in questo modo, nel limbo, a questo punto possono fare a meno di gestire il demanio». Una posizione condivida con il Sindacato Sib: «Per quanto riguarda le competenze demaniali significherebbe che un ente incasserebbe i suoi canoni decidendo come spendere quei soldi. Entrate maggiori a servizio dei territori». Oggi, «in previsione dei bandi di gara, dove le regioni devono comunque giocare un ruolo, sarebbe opportuno che questa centralità del demanio passasse in ambito regionale per poter riorganizzare tutto il quadro normativo e andare incontro alle esigenze dei singoli Comuni».

Più risorse in mano ai sindaci «significherebbe pure attrezzare e servire meglio le spiagge libere che hanno una funzione pubblica importante».

Gli indennizzi

Tra gli argomenti trattati anche la mancanza di piani spiaggia, le esigue risorse a disposizione degli enti, i casi dei Comuni con pochi lidi e tanta spiaggia libera. E poi la questione indennizzi: «Ci saranno ma – ha osservato Manica – si discute in che misura». Inevitabile l’ombra delle multinazionali: «Quello dei balneari è un settore strategico a livello nazionale con oltre 175milioni di presenze. Il nostro Paese probabilmente sottovaluta la portata di reddito di volume che genera tutto l’indotto delle concessioni. Diventiamo appetibili ma è chiaro che chi ha più forza economica vince». Il rischio, avverte l’esponente Sib, è quello di prendere un “brand”: «pensare di trasformare i lidi in una catena McDonald’s, con tutto rispetto per il marchio, significa perdere una tradizione culturale tutta italiana che tutti ci invidiano».

La stagione a Soverato

Un ultimo passaggio ha riguardato l’avvio della stagione turistica a Soverato: «Possiamo dire – ha chiosato il sindaco Vacca - che la stagione è salva e le previsioni da parte degli operatori economici, con strutture ricettive già sold out, sono buone. Pensiamo che sarà una stagione ricca di presenze».