VIDEO | A Schiavonea incontro tra pescatori, istituzioni e imprenditori per parlare del futuro dell’infrastruttura. Le posizioni di Rosa Silvana Abate e dei sindaci Flavio Stasi e Simona Scarcella (Gioia Tauro)
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Nella sala riunioni del Mercato ittico di Schiavonea si è tornati a parlare del porto di Corigliano-Rossano. L’incontro, dal titolo eloquente “L’accelerazione dello sviluppo del porto dai cantieri navali alla banchina crocieristica – Lo sviluppo del porto per il rilancio del territorio”, ha messo allo stesso tavolo comitati, associazioni, operatori e istituzioni. C’erano il “Comitato Giù le mani dal porto”, l’Associazione Pescatori Marina di Schiavonea, il Comitato Porto di Schiavonea, l’associazione Schierarsi Piazza Villepiana, rappresentanti della società portuale Aprimar SRL, imprenditori e amministratori locali. La cornice non era casuale: il Mercato ittico è il cuore pulsante della marineria, il luogo dove ogni giorno si tocca con mano la realtà di chi vive di pesca e di mare. Chiarito un punto importante sull’alaggio e varo: sarà realizzato nel triennio, così come ha confermato il concessionario.
Rosa Silvana Abate: «Ripartiamo con progetti concreti»
L’ex senatrice Rosa Silvana Abate ha espresso soddisfazione per un confronto definito «costruttivo e proficuo». «Era necessario fare il punto con l’Autorità portuale. Il porto di Corigliano non può restare vuoto – ha detto –: deve riempirsi di attività compatibili con il territorio, a servizio della pesca e dell’agricoltura. La piattaforma del gelo è un progetto indispensabile per entrambe le filiere». Il nodo più delicato resta la rappresentanza: Corigliano-Rossano, terza città della Calabria, non siede nel comitato di gestione. Per questo Abate ha chiesto al sindaco di Gioia Tauro, presente di diritto, di farsi portavoce delle istanze locali. «Abbiamo avuto una risposta positiva: attraverso la sindaca Scarcella porteremo le richieste del territorio e dei pescatori. Ma servono più fondi: oggi al porto di Corigliano arriva appena l’1% delle risorse, mentre per estensione e importanza è secondo solo a Gioia Tauro».
Simona Scarcella: «La portualità è un respiro per l’economia»
La sindaca di Gioia Tauro, Simona Scarcella, ha ricordato il ruolo centrale del nuovo commissario dell’Autorità, l’avvocato Piacenza. «È un tecnico esperto di portualità. Era ciò di cui avevamo bisogno: la portualità calabrese non è solo Gioia Tauro, che già produce il 50% del Pil regionale, ma un’occasione di crescita per tutti i territori. Per questo sono qui a Corigliano con piacere: conosco la gente che ci lavora, la loro volontà di fare». Scarcella ha insistito sul valore del dialogo: «Mi piace confrontarmi anche con chi ha idee politiche diverse. Con il sindaco Stasi ci dividono molte cose, ma ci unisce l’amore per la Calabria. Dove c’è da costruire, da fare ponti e non muri, ci sarò sempre». Non è mancata una stoccata all’ex commissario Agostinelli: «Non ho condiviso il suo modo di gestire. Non era del territorio, e questo conta. Per capire una terra bisogna viverla o almeno sforzarsi di farlo».
Flavio Stasi: «Serve pianificazione, non improvvisazione»
Il sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi, ha parlato di “nuova fase” per il porto: «In dieci anni di gestione non ci sono rimasti né un piano regolatore né un documento strategico. Il nostro porto è senza definizione: in tutte le banchine si può fare tutto. Ora serve pianificazione chiara, condivisa con istituzioni e comunità, per i prossimi decenni». Le priorità indicate da Stasi: rivedere il progetto della banchina crocieristica, puntando sulla banchina 1 già esistente; rendere funzionale il diporto; creare il collegamento con la zona industriale, a pochi metri ma ancora scollegata dal porto; vigilare sul rispetto della concessione dei cantieri navali. «Se la concessione non viene rispettata, abbiamo perso altri tre anni. Non possiamo permettercelo. Chiediamo chiarezza e rispetto delle regole».
Una partita che riguarda tutta la Calabria
Dalle voci dei protagonisti emerge un filo comune: rappresentanza, pianificazione, investimenti. Il porto di Corigliano-Rossano non è una questione locale: è un’infrastruttura strategica per la Calabria ionica, per la pesca, l’agroalimentare e il turismo. Oggi la marineria chiede garanzie, le istituzioni rivendicano pianificazione, gli imprenditori attendono certezze. L’incontro di Schiavonea non ha risolto i problemi, ma ha riaperto un confronto che per troppo tempo era rimasto sospeso.